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Abba, baristi condannati a 15 anni

Milano, uccisero giovane dopo furto

Sono stati condannati entrambi a 15 anni e 4 mesi di reclusione Fausto e Daniele Cristofoli, i due baristi di Milano, che uccisero a bastonate un giovane nero, originario del Burkina Faso.

Abdoul Salam Guibre (detto Abba), morì il 14 settembre del 2008 nella rissa, avvenuta fuori dal bar, scattata per un furto di alcuni biscotti da parte del ragazzo e dei suoi amici. Il pm Roberta Brera aveva chiesto una condanna a 16 anni e 8 mesi.

Fausto e Daniele, padre e figlio di 53 e 31 anni che gestivano un bar-chiosco, hanno aggredito a sprangate il giovane fino ad ucciderlo. Il giudice  Nicola Clivio li ha ritenuti colpevoli di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Inoltre il gup ha stabilito un risarcimento di 100mila euro per i genitori di Abba e di 25mila euro per ognuna delle sorelle del diciannovenne. I familiari avevano chiesto 900mila euro per la morte del figlio. Il giudice ha ritenuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.

Il processo si è tenuto con il rito abbreviato a porte chiuse al settimo piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo. Presenti i genitori di Abba e i due imputati.

Il padre: "Mi aspettavo pena più severa"
"E' stata fatta giustizia, ma solo in parte, perché la pena poteva e doveva essere più alta. Mi aspettavo una pena più severa ma sarebbe stata la stessa cosa. Il perdente sono io. Loro sono stati condannati ma io ho perso mio figlio". E' il primo commento alla sentenza di Hassan Guiebre, il padre di Abdoul. L'uomo dice di non credere "al pentimento" di chi lo ha assassinato e precisa che resterà in Italia: "Sono italiano. Io e la mia famiglia resteremo qua". Nessun commento invece sul risarcimento stabilito dalla corte: "Non penso a questo - ha detto - ma al mio dolore".

I legali dei baristi: "Faremo appello"
Gli avvocati di Fausto e Daniele Cristofoli hanno annunciato, subito dopo la sentenza, l'intenzione di ricorrere in appello. "Insisteremo - hanno spiegato Elisabetta Radici e Marco Bolchini - perché l'accusa di omicidio volontario venga derubricata in quella di omicidio preterintenzionale".