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Stupri Roma, forse c'è un complice

Inquirenti trovano appunti di Bianchini

Luca Bianchini, il 33enne arrestato per gli stupri a Roma, era solito annotare appunti sui suoi progetti di vita.

Gli inquirenti hanno trovato biglietti scritti da lui e che coinvolgerebbero anche un complice. In almeno tre casi avrebbe usato lo stesso stratagemma per avvicinare e immobilizzare le sue vittime grazie all'aiuto di un'altra persona. Prima di entrare in azione Bianchini si rivolgeva anche a un chiromante per riti propiziatori.

Tra le donne violentate soltanto una ha raccontato di aver notato un uomo poco distante che mangiava un gelato. "Ci ho fatto caso - ha detto - perché nella zona non ci sono gelaterie e dunque ho pensato che fosse arrivato con lui". Ricostruire l'esatta dinamica di tutte le aggressioni servirà ai poliziotti della squadra mobile a verificare quanti altri casi possano essere attribuiti a Bianchini scrive il Corriere della Sera. E anche a stabilire se almeno qualche volta il ragioniere dalla doppia vita abbia consentito a qualcuno di assistere alla sua brutalità.

Tra gli appunti gli uomini della polizia, coordinati da Vittorio Rizzi, emerge un percorso personale tracciato dall'impegato con la doppia vita. "Annullamento degli impulsi malefici e dannosi; sblocco totale timidezza con le donne per conoscere facilmente e con gioia e successo grande e duraturo attività sessuale erotica con donne più grandi a partire da Carla e poi Giuliana; fidanzamento o matrimonio con ragazze come Valentina; salute e benessere famigliari e soprattutto lavoro pilota Luigi; felicità Marco e Valentina e tutti i miei amici, grande felicità Giusy; fortuna sul lavoro; ricchezza e fortuna politica; carriera politica, serio successo per la comunità".

Gli inquirenti hanno anche rinvenuto un'altra lista di appunti personali scritta sulla sua vita di relazione con le donne. "Fortuna sessuale senza impulsi, storia con Carla C; Laura nel 2008; salute e benessere famiglia e amici; trovare una compagna; fortuna politica". La polizia sta esaminando i tabulati del cellulare di Bianchini è c'è un dato che impressiona: l'uomo faceva molte chiamate, mentre quelle in entrata sono quasi inesistenti. Altro particolare inquietante: tutte le sere telefonava alla fidanzata alle 20 per un ultimo saluto. Poi più nulla. Forse proprio in quel momento il ragioniere modello lasciava spazio allo stupratore seriale.

Altro aspetto interessante per gli ispettori è quello legato alla sua collezione di film. Sono nastri e dvd che Luca teneva nascosti, insieme al coltello con la punta coperta dallo stesso nastro usato per le vittime e la pistola scacciacani. I titoli dei video sono inquietanti: "Realmente stuprate", "Perché i gatti", sottotitolo, "conoscevano un unico linguaggio: rapina, distruzione, violenza carnale". E poi "Stupri gallery", "La belva col mitra", "Arancia meccanica". I violentatori del video "Realmente stuprate" fanno le stesse cose del maniaco del garage: indossano un passamontagna Mephisto, si appostano dietro le macchine, legano i polsi della vittima col nastro, usano coltelli, chiudono la bocca con lo stesso adesivo.

Altro aspetto inquietante, scrive in un pezzo il Corriere della Sera, è quello legato all'esoterismo. Tra i riti chiesti al mago Nicola c'erano quelli erotici tra i suoi preferiti, ma talvolta chiedeva anche pratiche esoteriche che favorissero la sua carriera politica. Bianchini chiamava spesso il mago Nicola, che a Roma è noto per aver avuto rapporti con i calciatori di Roma e Lazio, ma anche per essere stato arrestato per truffa nei confronti di una anziana signora. Nel suo appartamento di Cinecittà Bianchini aveva pure una serie di bamboline per riti voodoo, segno ulteriore di quella doppia personalità che adesso alcuni vicini di casa attribuiscono alla sua volontà di sottrarsi a un padre-padrone.