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Morte "Abba",baristi chiedono scusa

Milano,al via processo a padre e figlio

Si apre a Milano il processo con rito abbreviato per l'omicidio del 19enne "Abba", ucciso a sprangate a settembre dopo essere stato inseguito da due baristi per aver rubato biscotti al cioccolato.

Gli imputati, i due titolari del bar, Fausto e Daniele Cristofori, padre e figlio, dal carcere tramite i loro legali hanno chiesto scusa "esprimendo dolore e rammarico" ai famigliari della vittima. Imputati e familiari sono presenti in aula.

Fausto e Daniele Cristofoli, tramite l'avvocato Marco Bolchini, hanno voluto esprimere la loro "condivisione del dolore" ai familiari di "Abba" per quello che è stato definito come un "fatto disgraziato". A questo gesto i parenti del giovane ucciso hanno risposto positivamente: "I familiari hanno raccolto questa mano tesa alla condivisione del dolore - ha spiegato Bolchini che aveva accanto a sé l'altro difensore, Elisabetta Radici -. Hanno avuto un atteggiamento assolutamente decoroso".

Abdul Salam Guibre, 19 anni, con cittadinanza italiana ma originario del Burkina Faso, è morto dopo alcune ore di coma. Il pm Roberta Brera, il magistrato titolare del fascicolo aperto alla Procura di Milano non contesta ai due aggressori, l'aggravante di aver agito per odio razziale. Per gli imputati quindi l'accusa è di omicidio volontario.

I due baristi, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, hanno ceduto la licenza del locale stanno cercando di vendere casa per risarcire la famiglia del 19enne.

La vittima lavorava saltuariamente come metalmeccanico. Con i due amici era stato in un locale in zona Porta Romana e, a bordo dei mezzi pubblici, erano andati alla Stazione Centrale di Milano per avviarsi, a piedi, verso il centro sociale Leoncavallo, distante alcuni chilometri. Lungo il tragitto la sosta nel bar di Fausto e del figlio Daniele Cristofoli, 51 e 31 anni.

Stando ai due titolari dell'esercizio pubblico, i tre avrebbero arraffato dei dolciumi senza pagarli, per poi allontanarsi. Padre e figlio allora sono saliti a bordo del loro chiosco mobile e li hanno inseguiti. Poi, dalle parole grosse, si è passati alle mani: i tre ragazzi con un bastone raccolto per terra, i Cristofoli con un altro bastone e una spranga. Ad avere la peggio è stato Abdul, colpito al corpo, ma soprattutto alla testa. All'ospedale Fatebenefratelli hanno cercato di salvargli la vita, ma il giovane non ce l'ha fatta. E' morto dopo alcune ore di agonia.