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Sisma, sono 49 i comuni danneggiati

Lo stabilisce il decreto Bertolaso

I comuni abruzzesi che hanno subito danni in seguito al terremoto del 6 aprile sono 49.

Lo stabilisce un decreto firmato dal commissario per l'emergenza, Guido Bertolaso. Dei 49 comuni, la maggior parte, 37, si trovano in provincia dell'Aquila, cinque in provincia di Teramo e sette in provincia di Pescara.

La lista completa dei comuni danneggiati
Si tratta, per la provincia dell'Aquila: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle, Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L'Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne' Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Per la provincia di Teramo si tratta dei comuni di Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela e Tossicia.

Infine per la provincia di Pescara i comuni inseriti nell'ordinanza di Guido Bertolaso sono: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de' Passeri.

Proteste di alcuni comuni
Cresce a Sulmona e in altri comuni, esclusi dalla circolare Bertolaso, la protesta delle istituzioni locali in quanto il Comune - sebbene rientrante fra quelli classificati al sesto grado della Scala Mercalli e quindi da una serie di benefici di tipo economico e fiscale - non compare fra i 49 centri previsti dal provvedimento della Protezione Civile.

"Ulteriori approfondimenti" saranno effettuati su quei comuni che hanno segnalato dei danneggiamenti in seguito al terremoto ma non sono stati inseriti nel decreto. Lo ha sottolineato il direttore del servizio sismico del Dipartimento della Protezione Civile Mauro Dolce ribadendo che se ci saranno le condizioni per l'inserimento di ulteriori comuni nell'elenco, questo verrà aggiornato. "Fermo restando - spiega - che sarà la valutazione scientifica riferita all'intensità macrosismica, l'unico criterio che verrà preso in considerazione".

Come vengono effettuati i rilevamenti
I rilievi, aggiunge Dolce, "vengono effettuati da sei-otto squadre che a partire dalla mattina del 6 aprile stanno girando nei comuni". Il criterio adottato è quello dei cerchi
concentrici: partire dalle zone più colpite per poi allargare la zona di rilevamento. Dunque ci sono ancora dei comuni che non sono stati censiti e che potrebbero essere inseriti nell'elenco se le squadre rileveranno danni adeguati. In alcuni casi inoltre, afferma ancora Dolce, "abbiamo trovato delle situazioni di incertezza, comuni cioé che sono stati classificati tra il quinto e il sesto grado della scala Mcs". Sono questi i comuni che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti.

4.300 sopralluoghi, 57% edifici agibili
Sono 4.300 i sopralluoghi fatti ad oggi dalle squadre di ricognizione nelle abitazioni a L'Aquila e nei paesi limitrofi danneggiati dal terremoto. Dai controlli di agibilità, ritenuti necessari per verificare le condizioni strutturali degli immobili dopo le forti scosse, è emerso che la quota degli edifici risultati agibili è passata dal 52% (15 aprile) al 57%; il 20% degli edifici è risultato temporaneamente inagibile "ma agibile con provvedimenti di pronto intervento"; il 3% è risultato parzialmente inagibile, il 2% è stato dichiarato temporaneamente inagibile "da rivedere con approfondimento". Infine, il 17% degli edifici risulta inagibile.