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Cuneo, prof investe gli ex allievi

Vendetta contro studenti troppo vivaci

E' entrato nel cortile della scuola con l'auto e ha investito un gruppo di suoi ex alunni.

Protagonista un professore di religione di Bra (Cuneo). Motivo dell'aggressione? Forse una vendetta per le provocazioni subite l'anno scorso dai ragazzi. Due studenti hanno riportato ferite lievi. L'insegnante, sospeso dal servizio, dovrà rispondere di lesioni dolose e omesso soccorso. "Io nella mia vita ho fatto del bene" ha dichiarato l'uomo.

"Nella mia vita ho fatto del bene. Chiedo il silenzio"
L'insegnante è sotto shock. Intervistato da Studio Aperto, l'uomo dichiara: "Solo una cosa ... Io nella mia vita ho fatto del bene ... Non ho mai fatto del male a nessuno. Ho fatto del bene in tutta la mia vita... Chiedo il silenzio". Poi, lo sfogo davanti alle telecamere, come a volersi giustificare: "E' una classe difficile, era una classe difficile però chiedo il silenzio".  Poi ripete: "Io non ho mai fatto del male a nessuno ma ho solo fatto del bene nella mia vita a tantissimi ragazzi, a tantissime persone".

Che non ci fosse feeling con la sua ex classe, nell'istituto lo sapevano tutti, racconta la Stampa. "Noi abbiamo fatto sempre casino nelle sue ore, ma lui ci metteva del suo", ha raccontato una studentessa. "Più che religione sembrava dovesse insegnare matematica con quella sua severità d'altri tempi", è la testimonianza di un altro ragazzo.

L'auto è piombata nel cortile e subito si è scatenato il finimondo. "Nemmeno abbiamo capito che fosse l'auto del professore di religione. E' stato un attimo. Neppure il tempo di scappare che ne aveva già colpiti due".

L'insegnante non aveva mai dato problemi. Anzi, da tutti era riconosciuto come un uomo mite. Poi il folle gesto. "Forse è solo un professore che fatica a relazionarsi con le nuocve generazioni e il loro modo di essere", prova a difenderlo il preside. Il capo dell'istituto poi riferisce di quegli attimi subito dopo l'investimento: "Immediatamente era molto scosso, molto provato, quindi riconosceva il fatto che non gli era mai accaduta una reazione del genere... Per cui era molto costernato".