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Stupro Roma, fermati 8 romeni

Forse coinvolti in episodio violenza

Potrebbero essere a una svolta le indagini sullo stupro del parco della Caffarella.

Otto cittadini romeni sono stati fermati nel quartiere romano di Primavalle. Gli stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato e poi trasferiti negli uffici della Squadra Mobile.Uno dei romani, corrirpondente alla descrizione fatta dalle due giovani vittime, sarà sottoposto ad un confronto all'americana proprio coi due fidanzatini.

In sostanza, si è appreso, il romeno potrebbe corrispondere alla fisionomia dello stupratore così come descritta dai due fidanzatini aggrediti alla Caffarella. Ciò non vuol dire, si sottolinea in Questura, che ci sia un collegamento tra l'episodio di violenza e gli otto romeni presenti negli uffici della mobile. Tutti verranno sottoposti al test del Dna ma il risultato si saprà solo fra 48 ore.

L'arrivo in Questura del romeno fermato a Primavalle, e degli altri sette connazionali, aveva mandato in fibrillazione la stampa della capitale.  Ma, hanno fatto capire gli investigatori, solo gli accertamenti, compreso il test del Dna, potranno dare risposte definitive. In sostanza, hanno detto in Questura, per arrivare alla cattura dei veri responsabili bisogna fare un passo dopo l'altro per fare in modo che tutti gli indizi raccolti siano poi compatibili con gli elementi già in mano alla polizia. Ed uno degli elementi che gli investigatori ritengono fondamentali potrebbe essere la traccia biologica rilevata dalla polizia scientifica negli abiti della ragazzina violentata e nel terreno dove è avvenuto lo stupro. Una traccia biologica che però deve essere comparata con quella delle persone sospettate.

E per fare questo servono almeno 48 ore affinché i laboratori possano dare una risposta più o meno certa. La 'pressione' della polizia sulla criminalità straniera e locale in questo momento è molto forte e prima o poi potrebbe dare i risultati sperati. Procura e Questura sembrano voler dire la stessa cosa: "Il momento è delicato, adesso è d'obbligo il silenzio". E il Questore di Roma Giuseppe Caruso lasciando gli uffici di via di San Vitale dice nettamente:"Non c'è nessuna novità".