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Eluana,Sacconi minaccia conseguenze

"Clinica Udine segua principi ministro"

"Certi comportamenti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili": così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha risposto ai giornalisti che a Bruxelles gli chiedevano se la Casa di cura Città Udine rischia di perdere la convenzione con il servizio sanitario nazionale se esegue la sentenza della Cassazione per Eluana.

Ciò significa - e' stato chiesto - che la casa di cura rischia la convenzione se applichera' la sentenza della Cassazione? ''La mia opinione e' che certi comportanti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze...con le conseguenze probabilmente immaginabili. Ma ripeto, i soggetti che intervengono sono molti, incluso il regolatore regionale nella sua autonomia''. Al ministro, che non ha voluto precisare ulteriormente, e' stato chiesto se quando ha assunto il provvedimento di indirizzo era a conoscenza delle conseguenze. ''Con molta scienza e coscienza'', ha risposto Sacconi.

''Ma io non intervengo in ipotetici processi di contenzioso in varie sedi, da quella civilistica, a quella amministrativa, a quella penale. Non intervengo su questo. Io devo restare a quello che abbiamo fatto. Noi abbiamo detto quello che secondo noi può e deve fare il servizio sanitario nazionale secondo principi generale dell'ordinamento, che abbiamo letto anche alla luce di un parere'' del Comitato di bioetica e di una convenzione delle Nazioni Unite ''che tutti dichiarano di volere ratificare immediatamente e che fara' parte del nostro ordinamento in un tempo molto breve''.

Ma secondo lei - è stato chiesto ancora - e' normale paragonare persone disabili a persone in coma? ''Abbiamo un atto, firmato con riflessione collegiale e con convinzione'', si e' limitato a ribadire Sacconi.

In mattinata era intervenuto il giudice di Corte d'Appello che emanò la sentenza che consentiva la sospensione dell'alimentazione poi confermata in Cassazione. Sentenza che "non ha bisogno di un'ulteriore certificazione di esecutività perché quando un provvedimento giudiziario non è più soggetto a impugnazione diventa esecutivo".