Il Papa annuncia viaggio in Africa
A marzo sarà in Camerun e Angola
Chiudendo il Sinodo in una San Pietro Gremita, il Papa ha annunciato che il suo prossimo viaggio apostolico, in Africa, si terrà a marzo: le mete previste sono Camerun e Angola.
Nella prima tappa consegnerà il documento preparatorio del sinodo per l'Africa, che si svolgerà in Vaticano a ottobre del 2009; quindi in Angola parteciperà alle celebrazioni per il 500esimo anniversario dell'evangelizzazione del Paese.
Un annuncio, quello del viaggio apostolico, giunto al termine di un'omelia durante la quale il Pontefiche ha ricordato che la Sacra Scrittura va diffusa anche a chi è lontano: spesso, ha spiegato, "l'incontro con la Scrittura rischia di non essere un fatto di Chiesa, ma esposto al soggettivismo e all'arbitrarietà. Diventa indispensabile una promozione pastorale robusta e credibile della conoscenza della Sacra Scrittura, per annunciare, celebrare e vivere la Parola nella comunità cristiana, dialogando con le culture del nostro tempo, mettendosi al servizio della verità e non delle ideologie correnti e incrementando il dialogo che Dio vuole avere con tutti gli uomini".
Benedetto XVI ha quindi invitato a curare "in modo speciale" la "preparazione dei pastori, preposti poi alla necessaria azione di diffondere la pratica biblica con opportuni sussidi. Vanno incoraggiati gli sforzi in atto per suscitare il movimento biblico tra i laici, la formazione degli animatori dei gruppi, con particolare attenzione ai giovani. + da sostenere lo sforzo di far conoscere la fede attraverso la Parola di Dio anche a chi è lontano e specialmente a quanti sono in sincera ricerca del senso della vita".
E soffermandosi sul tema del Sinodo, che è stato la Parola di Dio, Benedetto XVI bha chiarito che "compito prioritario della Chiesa, all'inizio di questo nuovo millennio, è innanzitutto nutrirsi della Parola di Dio, per rendere efficace l'impegno della nuova evangelizzazione. Occorre ora che questa esperienza ecclesiale sia recata in ogni comunità; è necessario che si comprenda la necessità di tradurre in gesti di amore la parola ascoltata".