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Calciopoli, Moggi a giudizio

Processo 20 gennaio, Carraro prosciolto

L'ex dg della Juve, Luciano Moggi, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 23 imputati nell'ambito dell'inchiesta "Calciopoli": tra loro anche Andrea e Diego Della Valle, Paolo Bergamo e Salvatore Racalbuto.

Il processo comincerà il 20 gennaio 2009. Il giudice ha prosciolto l'ex presidente della Figc, Franco Carraro, e l'ex segretario della Figc, Francesco Ghirelli.

Sarà il tribunale di Napoli la sede del processo su uno dei più grandi scandali che abbiano mai coinvolto lo sport italiano. Lo ha deciso il gup Eduardo De Gregorio che ha concluso l'udienza preliminare disponendo il rinvio a giudizio di 24 imputati, tra cui l'ex dg della Juve Luciano Moggi. I presunti condizionamenti sull'esito dei campionati, che già la giustizia sportiva ha sanzionato con una raffica di retrocessioni e penalizzazione, per la prima volta saranno oggetto di un dibattimento pubblico in un aula di tribunale.

L'indagine condotta dai pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci ha superato il primo importante esame da parte di un giudice. De Gregorio ha ritenuto validi gli elementi raccolti nel corso dell'inchiesta per sostenere le accuse di associazione per delinquere e frode sportiva. Il giudice De Gregorio ha disposto il non luogo a procedere per due soli imputati, l'ex presidente della Fgci Franco Carraro e l'ex segretario della Federazione Francesco Ghirelli.

La "cupola" che condizionava il calcio
Tutti gli altri, a cominciare da Moggi, sono invece convocati alla udienza di gennaio per rispondere delle accuse di aver organizzato o partecipato ai presunti illeciti realizzati dalla cosiddetta "cupola" che avrebbe governato il mondo del pallone, o di essersi prestati alle alterazioni dei risultati che sarebbero avvenute sui campi di gioco. Tra gli elementi di prova una lunga serie di intercettazioni telefoniche e gli esiti degli accertamenti su numerose schede "sim" segrete che Moggi avrebbe fornito agli arbitri, secondo l'accusa per contattare riservatamente i direttori di gara.

Gli accusati di associazione per delinquere sono Luciano Moggi, l'ex vicepresidente della Fgci Innocenzo Mazzini, gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, gli arbitri Massimo De Santis, Salvatore Racalbuto, Paolo Bertini, l'assistente Marcello Ambrosino, il giornalista Ignazio Scardina, l'ex ds del Messina Mariano Fabiani. Frode sportiva è il reato contestato ai dirigenti della Fiorentina Andrea e Diego Della Valle, al presidente della Lazio Claudio Lotito, il presidente della Reggina Pasquale Foti, nonche' l'ex dirigente del settore arbitri del Milan Leonardo Meani, e ancora Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Maria Grazia Fazi, Silvio Gemignani, Gennaro Mazzei, Sandro Mencucci, Claudio Puglisi, Pasquale Rodomonti e Stefano Titomanlio.

Altri 11 imputati hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato e sarà pertanto lo stesso gup De Gregorio, che comincerà le udienze nelle prossime settimane, ad emettere la sentenza. Si tratta dell'ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, dell'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese, nonché gli arbitri Stefano Cassarà, Paolo Dondarini, Marco Gabriele, Domenico Messina, Tiziano Pieri, Gianluca Rocchi, gli assistenti Duccio Baglioni, Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli.