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Mez, in aula sfila la nuova Amanda

"Non sono come credete", e canticchia

"Io non sono affatto come credete voi".

In queste parole, confessaste ai suoi legali, c'è tutta la strategia con cui Amanda Knox intende affrotnare il processo che la vede imputata per l'omicidio di Meredith Kercher. Come scrive il Corriere della Sera, Amanda, che parlerà in aula solo a fine ottobre, fa sapere da subito di non essere una mangiatrice di uomini e di non avere mai avuto problemi di soldi.

"In Italia ho avuto solo due storie. In quanto ai soldi: hanno detto che avrei ucciso Meredith per rubarle qualche spiccio, ma come si vede dal mio conto bancario, non avevo assolutamente bisogno di denaro". Queste le parole fatte trapelare dall'imputata e confessate ai suoi difensori. Le ripeterà appena sarà possibile in aula, durante l'interrogatorio delle parti e le dichiarazioni spontanee.

Per il momento la strategia di Amanda è chiara. Nella prima udienza si è presentata pulitissima, molto ordinata ed in forma. Sembra che intenda dimostrare la sua perfetta estraneità ai fatti. "La notte del delitto ero con Raffaele Sollecito", fa sapere, mentre in uno dei momenti più tesi della prima udienza arriva addirittura a canticchiare.

Succede quando Patrick Lumumba, tirato in ballo nell'inchiesta dalle dichiarazioni della ragazza e finito in carcere nei primi giorni dopo il delitto, la accusa di avergli rovinato la vita. Lei sembra rilassata, nonostante la tensione sia alle stelle. Si dice serena perché "la verità verrà a galla. Intanto continuo a studiare le lingue e a fare footing". Poi esce, circondata dai fotografi e per un attimo sembra perdere lo smalto dimostrato fino a quel momento e vistosamente sbuffa.