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Al cinema tra le case chiuse

Da "La Romana" a "Paprika"

Sono tanti i film italiani che parlano non solo delle case chiuse ma anche delle condizioni delle prostitute prima e dopo la Legge Merlin come "Paprika" di Tinto Brass o "La Romana" di Luigi Zampa...

Gina Lollobrigida è la protagonista assoluta de "La Romana" di Luigi Zampa, girato nel 1954, ispirato all'omonimo celebre romanzo di Alberto Moravia. La 'Lollo' interpreta Adriana (il nome d'arte popolarissimo tra le case di tolleranza) una stupenda modella che diventa prostituta per vocazione.

Laura Adani, Totò e Peppino De Filippo sono tra i protagonisti della pellicola del 1959 "Arrangiatevi", in cui una famiglia è costretta ad andare ad abitare in una ex 'casa chiusa'. Da qui la scena più famosa del film, quando la Adani per metter a tacere i pettegolezzi dei vicini decide di vincere le vergogna spalancando le persiane e sfidando i vicini.

Nel 1960 "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti  spicca la storia di una prostituta, Nadia, che dopo alcune drammatiche vicende viene uccisa da Simone, uno dei fratelli Rocco.

"Matrimonio all'italiana" (1964) Sofia Loren interpretava il ruolo di una prostituta che trovava il suo riscatto per i tre figli che aveva messo al mondo lavorando in una delle 'case chiuse'. In "Film d'amore e d'anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza" della regista Lina Wertmuller, girato nel 1973. La pellicola è ambientata nel 1932 quando un anarchico, deciso a far fuori il Duce, trova ospitalità in una casa chiusa di lusso dove s'innamora della bella Tripolina.

Da non dimenticare "Paprika" di Tinto Brass (1991). La giovane Mimma (interpretata da una giovanissima Debora Caprioglio), soprannominata "Paprika" a causa del piatto di "gulash" che mangia appena arrivata in un bordello, vuole prostituirsi, ma solo per un breve periodo, allo scopo di aiutare il suo fidanzato. Ma questi è solo un piccolo imbroglione e, scopertolo, Paprika continua la sua professione con esuberante allegria, passando attraverso varie case di appuntamenti, un po' in tutta Italia.

Il tema della prostituzione è stato anche trattato (tra gli altri) in "Le notti di Cabiria" di Federico Fellini, "Bella di giorno" (1967) e "Quell'oscuro oggetto del desiderio" (1977) di Luis Buñuel e "Belli e dannati" del 1991 diretto da di Gus Van Sant.