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Strage San Miniato, due le lapidi

Uno studio rivela che non fu nazista

Due lapidi diverse per ricordare lo stesso fatto: la strage del Duomo di San Miniato (Pisa) del 22 luglio 1944.

La prima, posta nel 1954, imputa ai tedeschi il lancio della granata che uccise 55 sanminiatesi. L'altra, scoperta dalle autorità locali, chiarisce la paternità della granata che, secondo gli studi di una commissione di esperti, sarebbe da attribuire a una pattuglia americana che quella mattina bombardava San Miniato con i mortai.

"Questa lapide ricorda nei secoli il gelido eccidio perpetuato dai tedeschi il 22 luglio 1944" si legge in testa alla lapide che da 54 anni, sul palazzo del Comune, ricorda la strage del Duomo. Accanto a questa ora c'è la targa con il testo scritto da Oscar Luigi Scalfaro, presidente onorario dell'Associazione per la storia e la memoria della Repubblica, di cui è socio il Comune di San Miniato.

"Sono passati più di 60 anni dallo spaventoso eccidio del 22 luglio 1944 attribuito ai tedeschi. La ricerca storica ha accertato che la responsabilità di quell'eccidio è delle forze armate alleate. La verità deve essere rispettata e dichiarata sempre. E' anche verità che i tedeschi, responsabili della guerra e delle ignobili e inique rappresaglie con la complicità dei repubblichini, proprio in questa terra avevano seminato distruzioni, tragedie e morte. E' la guerra. Proprio per questo la Costituzione italiana proclama l'articolo 11, l'Italia ripudia la guerra".  

La paternità della strage venne messa in dubbio in un libro di Paolo Paoletti "1944 San Miniato", in cui si ricostruivano i fatti e si dimostrava che non potevano essere stati i tedeschi dalla loro postazione a lanciare la granata che causò la morte di 55 persone. 

Partendo da questo, nel 2001, il Comune di San Miniato aveva istituito una commissione di studio con tre storici che hanno poi pubblicato i risultati del lavoro e decretato che a causare la morte dei sanminiatesi erano stati gli americani. 

Piero Pellicini, ex senatore ed esponente dell'opposizione di centro destra del consiglio comunale di San Miniato si è detto contento del riconoscimento dei fatti storici, ma ha criticato la citazione di Scalfaro sui Repubblichini che, secondo lui, "tiene aperti i fossati", assicurando anche che, qualora il centrodestra prendesse la maggioranza a San Miniato, farebbe togliere subito la prima lapide, perché "si tratta di un falso storico".