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Napolitano: serve impegno per figli

Lettera del presidente a una precaria

"La risposta alle inquietudini che lei esprime non può che essere nell'impegno delle istituzioni e della società a favore di una missione essenziale qual è quella sancita dalla Costituzione di 'mantenere, istruire ed educare i figli'".

Così il presidente Napolitano ha risposto alla donna che, con una lettera a Repubblica, annunciava l'intenzione di abortire perché lei e il marito erano lavoratori precari. La ragazza poi ha cambiato idea.

Dopo aver appreso che la donna ha deciso di tenere il bambino, il Capo dello Stato ha risposto al messaggio inviatogli dalla giovane sulle pagine di "Repubblica". "Vorrei esprimere - scrive Napolitano - i sentimenti di condivisione della felicità che ora prova per le tante manifestazioni di affetto e solidarietà che l'hanno sostenuta in una scelta che ritengo responsabile e lungimirante". "Non viene meno, per questo, la necessità di riflettere su una vicenda umana che, al di là degli aspetti più intimi e personali, accomuna molte coppie che vivono condizioni di disagio sociale, precarietà e insicurezza".

Napolitano si dice "ben consapevole che condizioni di incertezza del lavoro e di inadeguatezza delle retribuzioni inducono ad affrontare con preoccupazione e timore le scelte fondamentali della vita. Decisioni così pregnanti di conseguenze, anche sul piano del libero esercizio di paternità e maternità, richiamano tutti ad atteggiamenti di responsabilità, comprensione e rispetto".

Il presidente della Repubblica individua la risposta nell'impegno delle istituzioni e della società per la famiglia, esprimendo la "necessità che il nuovo Parlamento affronti anche le politiche rivolte alla famiglia, con misure volte e elevare il tasso di occupazione femminile, a conciliare vita familiare e lavorativa, a sviluppare azioni di assistenza sul territorio, a favorire la crescita complessiva del sistema nazionale dei servizi socio-educativi per l'infanzia".

Un impegno che la donna ha accolto con sollievo. "Devo dire che è proprio una bella lettera - spiega la precaria al giornale - il Presidente dice cose molto importanti. L'importante è che si tramutino in qualcosa di concreto. Però mi chiedo: chi ascolterà o darà retta a questa esortazione? Si assumerà la responsabilità di non averlo mai fatto, di non avere mai messo in pratica nulla di queste politiche per la famiglia?". A Napolitano e a chi ha seguito la vicenda dice di ritenersi una donna fortunata, "perché ho alle spalle una famiglia che mi aiuta, non ho un mutuo da pagare e neanche un affitto e non perchè lo Stato mi abbia aiutato".