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Caso Meredith, Sollecito collabora

Comunicata la password del suo pc

L'atteso faccia a faccia tra Amanda, Raffaele e Rudy, i tre principali indagati per l'omicidio di Meredith Kerchel, non c'è stato.

Davanti al gip di Perugia Claudia Matteini si è presentato soltanto Raffaele Sollecito. Il giovane pugliese ha fornito al perito la password del suo pc e indicazioni su come accendere l'apparecchio. L'udienza è stata rinviata al 5 aprile. Potrebbe intanto slittare la conclusione della perizia medico legale sulla morte di Mez.

Vestito con un paio di jeans e un giaccone scuro, secondo quanto riferito dal suo legale Marco Brusco, Raffaele ha voluto partecipare all'udienza per "fornire la massima collaborazione" agli accertamenti in corso. Il pugliese, dopo aver comunicato la chiave d'accesso per aprire il suo portatile ("Akirofuga"), che in realtà sembrerebbe appartenere alla sorella, ha precisato di non aver più utilizzato il pc dal luglio scorso.

Il suo hard-disk e quello dei computer di Amanda e Meredith verranno clonati e il consulente del giudice ne esaminerà il contenuto alla presenza dei periti delle parti. In particolare, il gip ha disposto che vengano vagliati i file relativi ai giorni precedenti all'omicidio di Meredith Kercher.

All'udienza di stamani hanno partecipato i difensori di tutti gli indagati, il pubblico ministero Giuliano Mignini e l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia della studentessa inglese costituita parte offesa nel procedimento.

Forse slitta fine perizia medico legale
Potrebbe slittare la conclusione della perizia medico legale sulla morte di Meredith Kercher disposta dal gip di Perugia Claudia Matteini con la formula dell'incidente probatorio. I risultati degli esami medico legali dovrebbero essere illustrati alle parti in un'udienza in programma il 2 febbraio prossimo, ma per quella data, i periti del gip potrebbero non avere completato il loro lavoro che si svolge esaminando la documentazione relativa agli accertamenti già svolti. Agli esperti il giudice ha affidato il compito di stabilire ora e cause della morte, in particolare quanto tempo sia passato tra il ferimento alla gola della giovane e il momento in cui ha cessato di vivere, ma anche se abbia subito violenza sessuale. L'autopsia sulla Kercher è stata svolta dal consulente del pubblico ministero che non ha ancora consegnato i risultati definitivi del suo lavoro.