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Denuncia racket in bingo, 2 arresti

Torino,imprenditore pagava 700mila euro

Ha denunciato alla polizia due estorsori che lo costringevano a pagare il pizzo e li ha così fatti arrestare.

Protagonista della vicenda un imprenditore palermitano che gestisce una sala Bingo a Moncalieri (Torino). In cella sono finiti due pregiudicati di 37 e 38 anni, entrambi accusati di estorsione. Per poter esercitare la sua attività l'imprenditore doveva pagare agli indagati 700mila euro.

I provvedimenti di fermo di polizia giudiziaria sono stati emessi dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Marzia Sabella e Francesco Del Bene, coordinati dai procuratori aggiunti, Giuseppe Pignatone e Alfedo Morvillo. L'indagine si è svolta tra Palermo e Torino.

L'imprenditore palermitano che gestisce la sala Bingo ha subito minacce e intimidazioni da parte dei due indagati arrestati dalla polizia. Dalle indagini è emerso che un primo contatto con gli estortori è avvenuto a Palermo, dove l'imprenditore ha subito anche la minaccia di un attentato dinamitardo, seguito dalla richiesta del pagamento di 700mila euro.

Contemporaneamente a questo episodio alcuni complici legavano con delle catene i cancelli della sala Bingo di Moncalieri. L'uomo ha denunciato i fatti, e le indagini hanno portato a delineare il quadro della vicenda legata al racket delle estorsioni.

Uno degli arrestati di 38 anni è cognato di due esponenti mafiosi. L'uomo è stato bloccato a Palermo dagli agenti della polizia. Mentre il 37enne è stato arrestato a Torino grazie alla collaborazione della locale Squadra Mobile.