Meredith,via a controlli bancari
Forse Amanda le rubava i soldi
Per Meredith Kercher la pista più battuta è quella dell'omicidio a sfondo sessuale.
Ma un'altra ipotesi si fa largo: la ragazza britannica potrebbe anche essere stata uccisa per un motivo economico. Mez pensava che Amanda le rubasse i soldi e l'omicidio si è consumato all'indomani di una richiesta di controllo della stessa giovane alla sua banca sui fondi presenti. Nelle prossime ore i pm potrebbero chiedere nuove ispezioni.
E' il quotidiano "Il Messaggero" a riportare l'indiscrezione secondo la quale Amanda depredava il cassetto di Meredith nel quale vi erano custoditi i soldi liquidi. Ma due sono gli obiettivi degli inquirenti da raggiungere nei prossimi giorni: fissare l'ora e la causa della morte di Meredith ma anche stabilire se la studentessa inglese uccisa a Perugia ha subito o meno violenza sessuale. Il gip di Perugia Claudia Matteini lo ha chiesto ai periti che sono stati incaricati di svolgere un accertamento medico legale. Gli stessi esperti dovranno dire se sia necessario un nuovo esame del cadavere.
Esami che saranno svolti con la formula dell'incidente probatorio, dando cioè valore di prova ai risultati in un eventuale processo. Gli esperti scelti dal giudice, Anna Aprile, Mariano Cingolani e Giancarlo Umani Ronchi, lavoreranno in contraddittorio tra le parti. Insieme quindi ai consulenti indicati dal pubblico ministero Giuliano Mignini e dalle difese dei quattro indagati, Amanda Knox, Raffaele Sollecito, Rudy Hermann Guede e Patrick Lumumba Diya.
Guede (che si proclama estraneo al delitto e alla violenza sessuale) ha tra l'altro sostenuto di avere appreso dalla studentessa che dei soldi sarebbero scomparsi in passato dal cassetto della sua camera. L'indagine punta anche a ricostruire la fuga in Germania di Guede che nel fine settimana potrebbe ricevere la visita in carcere del padre. Tra i particolari emersi oggi quello che l'ivoriano ha venduto a Milano il suo iPod per procurarsi il denaro necessario a raggiungere in treno il Paese dove poi èstato arrestato.
Lumumba: "Mai picchiato da polizia ma umiliato"
"Non ho mai detto di essere stato picchiato dalla polizia, ma certo non mi sono mai sentito così umiliato nella mia vita". Patrick Lumumba, ospite della trasmissione 'Matrix' di Canale 5, corregge parzialmente il tiro rispetto alla versione fornita alla stampa britannica sui momenti seguiti all'arresto per l'omicidio di Meredith Kercher. "Hanno fatto la faccia dura per farla confessare?", gli chiede Enrico Mentana. "Sì - risponde Lumumba -, ma nessuno mi ha picchiato, quello che mi ha umiliato è che sono venuti a bussare alla mia porta, mi hanno preso e mi hanno portato in Questura senza spiegarmi niente. Non ci sono stati atti di violenza - ribadisce - gli agenti hanno fatto il loro lavoro e io li rispetto ma qualcuno avrebbe dovuto spiegarmi qualcosa".