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Per Lumumba vicina la scarcerazione

Pc Sollecito confermerebbe alibi

La polizia postale e la scientifica sono al lavoro per risolvere il giallo di Meredith Kercher, la studentessa uccisa a Perugia.

Intanto dai laboratori sono arrivati gli esiti gli accertamenti sul pc di Raffaele Sollecito che sembrerebbero confermare l'alibi. Si cerca inoltre di recuperare un sms scambiato tra Amanda e Lumumba prima dell'omicidio. Intanto per quest'ultimo potrebbe essere vicino il momento della scarcerazione.

Il Pc di Raffaele
L'esito degli accertamenti condotti dalla polizia postale sul computer di Raffaele Sollecito confermerebbe che effettivamente il ragazzo la notte dell'omicidio di Meredith Kercher sia stato a casa a navigare in internet come da lui dichiarato agli inquirenti: lo si apprende dall'avvocato Tiziano Tedeschi, amico della famiglia Sollecito e uno dei tre legali che assiste lo studente di Giovinazzo. ''Sembrerebbe - ha detto l'avv.Tedeschi - che il computer di Raffaele Sollecito sia stato utilizzato nelle ore compatibili con il ferimento e l'uccisione della povera Meredith''. ''Il dato non è ancora ufficiale - prosegue il difensore - ma i nostri consulenti hanno riferito che non ci dovrebbero essere problemi in tal senso. Questa circostanza confermerebbe quanto dichiarato dal mio assistito al momento del fermo e da' una luce diversa alla vicenda e alla posizione di Sollecito''. ''Attendiamo fiduciosi - conclude il legale - l'esito delle perizie sulle scarpe e sui coltelli sequestrati a Raffaele: dovrebbero arrivare al massimo entro dopodomani''.

Lo scontrino mancante
Nell'abitazione di corso Garibaldi, tuttavia, non sono stati trovati gli scontrini che attestano l'acquisto della candeggina che sarebbe stata utilizzata per pulire il luogo del delitto. Circostanza che è stata commentata da uno dei suoi avvocati, Luca Maori come "un'ulteriore riprova dell'assenza di responsabilità del giovane. Assenza di responsabilità che verrà ribadita nei prossimi giorni con il deposito delle perizie tecniche".

L'sms di Patrick
Non sarebbe stato trovato nel telefonino di Patrick Lumumba Diya il messaggio che il congolese, in carcere per l'omicidio di Meredith Kercher, avrebbe inviato la sera del 1 novembre ad Amanda Knox in cui le diceva di non andare a lavorare al pub 'Le Chic'. Gli accertamenti da parte della polizia postale, secondo quanto si apprende, sarebbero ancora in corso: non è infatti chiaro se, come sottolineano alcune fonti, del messaggio non è rimasta traccia o se, come invece affermano altre, ci sarebbero ancora degli esami da fare prima di avere la certezza che del testo dell'sms non c'è traccia. Nell'interrogatorio di convalida davanti al Gip Claudia Matteini, Lumumba aveva detto: ''ho mandato un messaggio ad Amanda con il mio cellulare verso le 20.30 e comunque prima delle nove ed anche ad un'altra ragazza. Amanda mi ha risposto che ci vedevamo dopo, piu' tardi, non so perche' mi avesse risposto così, ho l'impressione che è un modo dire''.

Martedì provvedimento scarcerazione Lumumba
Per Lumumba potrebbe essere vicino il momento della scarcerazione: il pm Giuliano Mignini, secondo quanto si appreso, sta per predisporre il provvedimento con cui revoca l'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. L'istanza al Gip dovrebbe essere firmata martedì mattina e contestualmente consegnata alla cancelleria del giudice