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Meredith, eseguiti tre fermi

Sono coinquilina, fidanzato e congolese

La squadra mobile di Perugia ha eseguito tre fermi per le indagini sull'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a coltellate nei giorni scorsi nella sua abitazione.

Si tratta della sua coinquilina americana di 20 anni, del suo fidanzato italiano di 24 e di un cittadino congolese di 37 anni. L'accusa per tutti è di concorso in omicidio e concorso in violenza sessuale. Con i fermi, l'indagine può dirsi sostanzialmente chiusa.

Amanda, Raffaele e Lumumba
La straniera, Amanda Marie Knox, frequentava un corso di lingua italiana all'Università per stranieri di Perugia, mentre il fidanzato Raffaele Sollecito è laureando all'ateneo del capoluogo umbro. Il nordafricano Lumumba Diya, detto Patrick, gestiva un bar frequentato da universitari. Amanda conosceva il 38enne congolese Lumumba per il quale faceva volantinaggio per il suo locale notturno del centro storico di Perugia. Sembra che anche Meredith Kercher avesse chiesto di essere assunta da lui come cameriera. Diya è molto noto nel circuito dei locali notturni perugini. Esteban, titolare di una di queste attività, ha dichiarato all'agenzia Ansa di conoscerlo bene. Lo descrive come una persona colta, per bene, con una compagna polacca dalla quale ha avuto un bambino che ora ha poco più di un anno. Ed è convinto che l'amico, non violento, sia totalmente estraneo al delitto, che vi sia un errore.

Gli investigatori hanno spiegato che non ci sono indagati a piede libero. Non è stata ancora trovata l'arma del delitto, che sarebbe comunque un coltello.

"Meredith è stata solo una vittima"
Il questore del capoluogo umbro, Arturo De Felice, ha definito ''verosimile il movente sessuale''. Per la Procura, che ha coordinato l'indagine, Meredith ha provato a ribellarsi a chi poi l'ha uccisa. I magistrati perugini hanno parlato di ''intenti di sopraffazione sessuale da parte dei presunti colpevoli nei confronti della vittima e conseguente ribellione di quest'ultima''. Meredith è stata ''una vittima e basta'', ha sottolineato De Felice. Riferendosi alla studentessa, il questore l'ha definita ''moralmente integerrima''.

Il ministro Amato:"Orribile morte"
"L'orribile morte" di Meredith Kercher  "è una brutta vicenda in cui persone che aveva in casa, amici, l'hanno portata a rapporti che lei non voleva avere e per questo è stata uccisa". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato.

"Due nella stanza, a colpire forse un uomo"
Gli inquirenti che indagano sull'omicidio della studentessa inglese starebbero concentrando la loro attenzione su due dei tre fermati, che si ritiene fossero presenti nella stanza del delitto, e ipotizzano che a colpire Meredith Kercher sia stato uno dei due uomini. In particolare l'attenzione si starebbe concentrando su Lumumba Diya, il giovane congolese. Il ruolo dell'altro giovane, il barese Raffaele Sollecito, sarebbe più defilato o comunque diverso.

In base agli elementi emersi finora c'è ancora incertezza su quanto avvenuto. Qualcosa comincia ad emergere: a mettere sulla pista giusta gli inquirenti sarebbe stata Amanda Marie Knox, la fidanzata di Sollecito e convivente di Meredith. Sarebbe lei, durante l'interrogatorio, ad essere caduta più volte in contraddizione. Ed è anche sul suo ruolo che si sarebbe concentrata l'attenzione.

Tabulati e impronte
Al fermo dei tre sospettati dell'assassinio di Meredith Kercher si sarebbe arrivati grazie all'analisi dei tabulati telefonici della studentessa inglese e di una serie di orme e impronte trovate nella stanza in cui è avvenuto l'omicidio che avrebbero consentito di chiudere il cerchio dei sospetti attorno al giro di amicizie della coinquilina americana di Meredith. Gli uomini della scientifica hanno raccolto inoltre numerose tracce biologiche, sicuramente di sangue ma anche di altre sostanze organiche.

Ora si attendono gli accertamenti del materiale repertato e la loro comparazione con le impronte in laboratorio: