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"Sei gay":17enne lascia la scuola

Gela, umiliato da insegnante

"Non venire più a scuola perché sei gay".

Così un'insegnante di un istituto di Gela si sarebbe rivolto a un alunno dopo aver visto un filmato in cui il ragazzo, costretto dai compagni, bacia un amico. Il 17enne per le discriminazioni subite ha abbandonato la scuola, finendo poi per essere bocciato. E' il secondo episodio di bullismo in Sicilia in poche ore dopo quello di Palermo, dove una ragazzina è stata molestata dai compagni.

"Vattene a casa". Parole che l'insegnante avrebbe pronunciato e che hanno pesato come macigni sull'animo del ragazzo, che frequentava il terzo anno di informatica all'Istituto industriale "Emanuele Morselli".

Minacciato e ricattato
Sono stati i compagni a riprenderlo con un videofonino mentre baciava il compagno. Il 17, minacciato, non si è potuto sottrarre. Gli altri studenti lo avrebbero ricattato, costringendolo a fare quello che il "branco" voleva, con la minaccia di diffondere le immagini. Il giovane sarebbe caduto in depressione e non avrebbe più frequentato la scuola. Questa è la versione dei fatti contanuta nella denuncia che il giovane ha sporto ai carabinieri contro tutta la sua classe e contro alcuni insegnanti.

"Mi hanno picchiato, buttandomi addosso di tutto: libri, sedie, perfino i banchi. Una volta mi hanno costretto a baciare il compagno di classe per me più caro, l'unico che mi era amico. Uno di loro ha ripreso la scena con il suo cellulare per ricattarmi. Hanno detto che lo avrebbero fatto vedere a tutti se li avessi nuovamente chiamati in causa".

Il 17enne ricostruisce anche il ruolo che nella vicenda avrebbe avuto la sua insegnante di italiano: "Le hanno fatto vedere le immagini riprese con il telefonino e lei, senza lasciarmi possibilità di spiegare cosa era accaduto, mi ha consigliato di restare a casa, visto che ero gay e che turbavo l'andamento delle lezioni".

Ispettori dal ministro Fioroni
Sarà un ispettore del Ministero della Pubblica Istruzione a chiarire la vicenda. Lo ha deciso il ministro Fioroni che ha disposto, tramite il Direttore regionale, l'invio dell'ispettore il quale dovrà accertare fatti ed eventuali responsabilità. Nei prossimi giorni verrà presentato un primo rapporto.