Welby, medico resta indagato
Gip respinge archiviazione del caso
Resta indagato per omicidio di consenziente Mario Riccio, l'anestesista che interruppe la ventilazione meccanica a Piergiorgio Welby, l'esponente radicale affetto da una grave forma di distrofia muscolare morto nel dicembre scorso.
Il gip di Roma, Renato Laviola, ha respinto la richiesta di archiviazione sul caso. La procura di Roma dovrà ora formulare un capo di imputazione e chiedere il rinvio a giudizio del medico.
La richiesta è stata accolta con sorpresa da parte dell'avvocato Giuseppe Rossodivita, che assiste il medico. "Quella del gip è una decisione che sorprende, considerato il tono della discussione avvenuta il 28 maggio scorso quando davanti al giudice fu esaminata la richiesta della Procura della Repubblica di archiviazione", ha detto il legale.
"In ogni modo - ha concluso Rossodivita - ben venga qualunque processo per l'accertamento dei fatti".
La Procura aveva rinnovato la richiesta di archiviazione per il medico, pur avendo proceduto alla sua iscrizione sul registro degli indagati per l'ipotesi di reato di "omicidio del consenziente". A suo tempo, dopo gli accertamenti che avevano escluso qualsiasi rapporto causa-effetto nell'interruzione della ventilazione meccaninica in relazione alla morte di Welby, non si era ravvisato alcuna ipotesi di reato.
Adesso, dunque, il pm dovrà formulare il capo di imputazione nei confronti di Riccio e poi richiederne il rinvio a giudizio.