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Ferì il genero, Burruano patteggia

Sedici mesi al noto attore palermitano

Sedici mesi di carcere.

Questa la pena patteggiata davanti al giudice per le indagini preliminari Vincenzina Massa dal noto attore Luigi Maria Burruano che, in preda ai fumi dell'alcol, il 5 settembre scorso accoltellò il genero Fabio Guida durante una lite nella piazza di Mondello, il lido di Palermo. Il popolare interprete di cinema e teatro era inizialmente accusato di tentato omicidio.

Nella sentenza è stato ratificato l'accordo sulla pena raggiunto dal pm Ambrogio Cartosio e dall'avvocato Toto Cordaro, che assiste l'attore. Arrestato subito dopo il ferimento, Burruano trascorse due settimane in carcere e poi gli furono concessi gli arresti domiciliari con il divieto di dimore in Sicilia, provvedimento poi revocato in febbraio.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l'attore colpì con un coltello Guida dopo l'ennesima crisi scoppiata tra il genero e la figlia, Gelsomina Burruano. L'episodio, seppur violento, servì però a ricompattare la famiglia, tanto che i due coniugi, genitori di tre bambini, alla fine decisero di tornare insieme. Guida si è scusato col suocero e Burruano ha fatto lo stesso con lui, scrivendo una lettera alla figlia e al consorte. Infine il patteggiamento anche davanti al giudice.