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Ex Nar Soderini sparisce col figlio

Giudice aveva affidato bimbo a moglie

Stefano Soderini, romano, tra i fondatori dei Nar, i Nuclei Armati Rivoluzionari di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, è sparito dalla primavera scorsa col figlio di 8 anni.

Lo rivela "La Stampa". Secondo il quotidiano l'ex terrorista potrebbe essersi rifugiato col bambino in Guatemala. Soderini si è eclissato dopo che la decisione del tribunale dei minori di affidare il figlio alla moglie ungherese, che vive a Roma.

L'uomo che, dopo il passato burrascoso, aveva vissuto nell'anonimato e sotto una falsa identità, evidentemente aveva accolto molto male la decisione della magistratura. "Adora il bambino, tra loro c'è sempre stato un rapporto speciale, di amore e complicità. Padre e figlio, inseparabili. Stefano non ha mai voluto accettare il provvedimento del tribunale di Roma" ha dichiarato un amico al quotidiano.

Così, di fronte alla prospettiva di perderlo e lasciarlo alla ex e al nuovo compagno a Roma, ha architettato un piano di fuga, forse in Guatemala, paese in cui, peraltro, non è prevista l'estradizione in Italia.

Una vita riservata
L'ex Nar si era stabilito in Piemonte, a Exilles. Lavorava come tecnico in alcuni cantieri in Valle di Susa per un'impresa laziale. Uno a Salbertrand, per l'autostrada del Frejus. Utilizzava, per ragioni di sicurezza, un'altra identità e nessuno tra i colleghi sapeva di avere contatti con l'ideologo dello 'spontaneismo armato'.

Il passato a Budapest
Inizialmente, i conoscenti avevano pensato che si fosse diretto a Budapest. Poco tempo prima della fuga l'ex Nar avrebbe ritirato somme di denaro da banche italiane e ungheresi. Nella capitale ungherese, l'ex terrorista aveva vissuto negli Anni Novanta, dopo essere uscito di prigione, per lavorare in una società di edilizia e investimenti. E lì Soderini aveva mantenuto contatti. Poi sono state ritrovate tracce di un'altra pista. 

I due biglietti per il Guatemala
Gli agenti dell'Antiterrorismo di Torino sapevano dove si trovava, nonostante fosse ormai un ex. Poco dopo la scomparsa, in accertamenti di routine nel suo ultimo alloggio hanno trovato le copie di due biglietti aerei per Città del Guatemala, destinazione l'aeroporto internazionale L'Aurora, acquistati via internet, forse utilizzando documenti falsi o quelli legati alla doppia identità. Non si sa con quale nome abbiano viaggiato Soderini e il figlio, spiega il quotidiano. L'ex terrorista ha poi interrotto ogni contatto con i genitori, che vivono  a Roma, e con la madre del piccolo.

Per il capo della Digos torinese, Giuseppe Petronzi, la polizia ha solamente preso atto della nuova situazione, ma Soderini non è più indagato per reati legati al terrorista. Quindi è un capitolo chiuso. "Ci spiace molto - dice un investigatore al quotidiano torinese - in questo modo rischia di perdere per sempre la possibilità di rientrare in Italia col suo bambino (il Guatemala non ha un accordo di estradizione con l'Italia n.d.r.). Non sappiamo che intenzioni abbia, magari si decidesse a tornare. C'e' ancora una soluzione per tutto. Ma ora dipende solo da lui".

"Lui non aveva mai schiacciato il grilletto, non aveva mai ucciso nessuno - dicono oggi gli amici, da mesi in attesa di notizie - si era sempre assunto le sue responsabilità, senza rinnegare le sue idee. Ci basterebbe un segno, sapere che stanno bene tutti e due. Questo silenzio è angosciante. E poi temiamo che il tribunale, a questo punto, chiuda ogni porta per una soluzione pacifica della contesa tra i genitori".