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Raciti ucciso da corpo contundente

Autopsia: aveva il fegato spappolato

Primi esiti dell'autopsia sul corpo di Filippo Raciti, l'ispettore di polizia morto negli scontri avvenuti allo stadio Massimino durante il derby con il Palermo.

Per il medico legale, Giuseppe Ragazzi, l'agente sarebbe stato ucciso da un corpo contundente. Nel referto si parla di "trauma addominale e frattura del fegato con corpo contundente importante con adeguatezza lesiva". Alle 12 i funerali nella cattedrale di Catania.

L'autopsia sul corpo di Filippo Raciti ha dato le prime certezze sulla morte dell'ispettore di polizia. Il decesso è stato provocato da un corpo contundente, presumibilmente una grossa pietra, e non dalla bomba carta, come ha rivelato il medico legale Giuseppe Ragazzi, che gli avrebbe provocato un'emorragia al fegato. Più precisamente si tratta di "trauma addominale e fratture multiple al fegato compatibili con corpo contundente di importante adeguatezza lesiva".

Raciti potrebbe essere stato colpito dall'oggetto che ne ha provocato la morte anche 30 minuti prima del decesso, come hanno confermato anche i magistrati che stanno portando avanti le indagini. "Dobbiamo valutare alcune cose - hanno spiegato a caldo. - Di certo è stato un oggetto a colpire Raciti, possiamo escludere che sia stato un pugno". I funerali dell'sipettore Raciti si terranno nella cattedrale di Catania lunedì alle 12.