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Pomezia:pedofilia,coinvolti 3 preti

Arrestato un ex parroco ora trasferito

La squadra mobile di Roma ha eseguito alcuni arresti e perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta sulla pedofilia, che vede coinvolti alcuni sacerdoti di una parrocchia di Pomezia, cittadina sul litorale romano.

L'ex parroco della chiesa, Marco Agostini, che alcuni mesi fa è stato trasferito in una parrocchia di Assisi, è stato arrestato, mentre altri due sacerdoti sono stati sottoposti a diverse misure cautelari.

Le indagini, coordinate dalla procura di Velletri, sono partite in seguito alle denunce dei ragazzi che avrebbero subìto le violenze. Don Agostini, che ha 43 anni, è stato arrestato con l'accusa di pedofilia e violenza sessuale. Il sacerdote, in passato, è stato per anni parroco ad Ardea e a Pomezia, lavorando anche a Roma. In seguito alle denunce nei suoi confronti, fu poi trasferito ad Assisi dove gestiva una casa-ostello per la gioventù.

Vent'anni di violenze
I primi episodi di violenza risalirebbero a vent'anni fa, ma sarebbero stati denunciati dalle vittime solo recentemente per paura di ritorsioni. E' quanto emerge dalle indagini della squadra mobile e della procura di Velletri, avviate nel 2004, sotto il coordinamento del Pm Luigi Paoletti. La prima denuncia, due anni fa, fu di un giovane di Pomezia; in seguito sono state ascoltate decine di giovani le cui testimonianze hanno consentito di individuare tutte le accuse rivolte al parroco della chiesa di San Benedetto a Pomezia.

Si delineerebbe così una lunga storia fatta di molestie e soprusi, inflitti da don Marco Agostini ai bambini e agli adolescenti di tutte le parrocchie in cui il sacerdote ha svolto la sua missione pastorale. Il religioso, appartenente alla congregazione dei padri Oblati, dopo essere stato arrestato ad Assisi è stato condotto a Roma, per essere ascoltato dal magistrato e dagli investigatori.

Le misure cautelari sono state adottate anche nei confronti di altri due sacerdoti, che hanno avuto il divieto di soggiorno nella zona di Pomezia. La squadra mobile romana sta accertando le loro responsabilità. Per loro si ipotizza il reato di favoreggiamento.

La folla in piazza a Pomezia: "L'arresto un atto di giustizia"
Intanto, lo sgomento dei parrocchiani e dei cittadini si è tradotto in una folla che si è radunata in Piazza Indipendenza, a Pomezia, per assistere alle operazioni degli agenti in borghese della IV sezione della Questura di Roma che, dalle prime ore di mercoledì, hanno effettuato sopralluoghi e acquisizioni di documenti all'interno della parrocchia di S.Benedetto. Tra la gente accorsa c'erano anche ragazzi di Pomezia che hanno presentato denuncia e che si erano presentati per assistere a quello che hanno definito un "atto di giustizia".