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Arrestato l'ex sindaco di Catania

Nel maxiblitz antimafia in Sicilia

Ci sono l'ex sindaco di Catania Angelo Lo Presti e anche due importanti manager romani tra le 18 persone arrestate all'alba da carabinieri e polizia a Palermo nell'ambito di una maxioperazione antimafia.

I dirigenti finiti in manette sono i responsabili dell'Asset Development di Roma, Paolo Marussig e Giuseppe Daghino, entrambi accusati di corruzione. Arrestato anche l'ex sindaco di Villabate.

I reati contestati a vario titolo alle persone fermate nel corso del blitz sono associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e corruzione. Alle indagini hanno contribuito le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: Francesco Campanella, ex presidente del consiglio comunale di Villabate arrestato per aver fornito la carta di identità usata dal boss Bernardo Provenzano per i suoi viaggi in Francia, e Mario Cusumano, elemento di spicco del clan mafioso di Villabate, dove il Comune è stato sciolto per infiltrazioni di Cosa Nostra nel 2001 e nel 2003.

Le indagini si sono concentrate in particolare sul piano commerciale del Comune di Villabate, che prevede la realizzazione di un grande ipermercato sul quale si erano puntate le attenzioni dei boss. Del progetto si occupava una società di Roma, i cui rappresentanti di vertice sono stati arrestati con l'accusa di corruzione. Arrestati anche due architetti della stessa società, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo stesso reato viene contestato al sindaco di Villabate. In manette anche l'attuale reggente della cosca mafiosa di Villabate e altri affiliati al clan. I flussi finanziari delle tangenti circolate secondo gli inquirenti attorno al piano commerciale sono stati ricostruiti dal Nucleo speciale di polizia valutaria di Palermo.

Per quanto riguarda l'ex sindaco di Catania, Francesco Lo Presti (63 anni), l'accusa è quella di corruzione. Lo Presti è titolare di una società di intermediazione in cui sarebbero transitate tangenti di cui ha parlato il collaboratore di giustizia Francesco Campanella. Insieme a Lo Presti, bloccato a Catania, è finito in carcere anche l'ex sindaco di Villabate, Lorenzo Carandino (36 anni), accusato di concorso in associazione mafiosa. Carandino è rimasto in carica fino al 2003, quando il Comune di Villabate è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. A Roma i carabinieri del comando provinciale della capitale e del capoluogo siciliano hanno arrestato i manager della "Asset srl" di Roma, Paolo Pierfrancesco Marussig (56 anni) e Giuseppe Daghino (47 anni). Entrambi sono accusati di corruzione e a tutti e due il gip di Palermo ha concesso gli arresti domiciliari. Secondo l'accusa Marussig e Daghino erano soci e di fatto entrambi amministratori della "Asset development srl", la società che era stata incaricata di progettare e realizzare l'ipermercato a Villabate, su cui si sarebbero concentrati gli interessi della cosca locale. L'inchiesta, condotta da polizia e carabinieri, è coordinata dai pm della Dda di Palermo Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Maurizio De Lucia e Nino Di Matteo. Perquisizioni sono ancora in corso in diverse zone della Sicilia, a Roma, Bologna e Modena.