Patente, decreto restituisce punti
Dubbi su chi guidava?Annullate le multe
Buone notizie per chi si è visto affibbiare una multa, con decurtazione dei punti sulla patente, per un'infrazione non contestatagli al momento.
Una sentenza della Corte costituzionale aveva stabilito che non poteva essere punito il conducente del veicolo se non identificato con certezza. Ora è pronto un decreto legge che restituirà i punti tolti, non solo a chi aveva fatto ricorso, ma a tutti gli automobilisti colpiti.
Niente più scuse, insomma, da parte degli italiani che avevano dato sfogo alla loro fantasia pur di dimostrare che non erano loro alla guida della macchina colta in fallo. Niente più nonni, zii, parenti vari costretti a vedersi decurtati i punti dalla loro patente pur di salvare quella di figli o nipoti. Questo perché se gli agenti non fermavano l'auto al momento dell'infrazione, ma ne prendevano solo la targa, doveva essere il proprietario a dire chi era alla guida.
Anche per questo, forse, è intervenuta la Corte costituzionale: in caso di dubbio non si può punire il proprietario. E' stato il ministro delle Infrastrutture, Pietro LUnardi, ad annunciare a breve la sanatoria. Che varrà per tutti, per non fare torto a qualcuno.
Le buone notizie, però, finiscono qui, perché è allo studio del governo un incremento della multa per qoloro che continueranno a non dire chi era davvero alla guida del veicolo "beccato". Non più 357 euro ma ben 2.000. Basterà?