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A Verona il primo ospedale per sani

Con microchip monitorati 24 ore su 24

Prevenire è meglio che curare.

E così la clinica del futuro sarà riservata a pazienti sani. Avete capito bene, l'ospedale che sorgerà a Verona, su iniziativa di don Luigi Verzè, rettore dell'ospedale San Raffaele di Milano, servirà per monitorare 24 ore su 24 la salute di pazienti sani, per di più senza che siano ricoverati. Grazie a un microchip sotto la pelle verranno avvisati in caso di patologie.

Ha dell’incredibile il progetto che sta nascendo a Verona, anche se l’idea che sta alla base è semplice: si tratta di controllare i pazienti sani per verificare il loro stato di salute prima che sorgano delle malattie. La struttura sanitaria, la cui costruzione – come riporta Il Giornale - inizierà tra un paio d’anni, ospiterà esperti e studiosi di tutti i campi della medicina.

Ma non ci sarà bisogno di ricoverare nessuno. Infatti, grazie alle nuove tecnologie, basterà impiantare un microchip sotto la pelle per poter monitorare la salute di una persona tutti i giorni e in qualunque circostanza. Insomma il paziente potrà condurre la sua vita in modo assolutamente normale. Uscire di casa, prendere l’aereo, recarsi ovunque e fare qualsiasi attività. Qualora i medici dovessero riscontrare l’insorgere di patologie si preoccuperanno di avvisare la persona e di consigliarle i centri migliori per la cura.

La rivoluzionaria clinica del futuro - il progetto è già stato battezzato Quo vadis? proprio per esprimere l’intento di curare la salute prima che nascano i problemi - sarà completata con un supermarket dietetico, un centro per i consigli sull’esercizio fisico, centri di medicina per lo sport. Perché come spiega don Verzè, “Il primo farmaco dell’uomo è l’alimentazione”.