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Desy, pm chiede ergastolo per Erra

Brescia, lʼuomo: "Le volevo bene"

E' il giorno della verità per Giovanni Erra, l'unico adulto arrestato per il delitto di Desirée Piovanelli: davanti al gup Silvia Milesi si svolge il processo per concorso in omicidio premeditato e violenza sessuale, detenzione e spaccio di cocaina e minacce nei confronti di Mattia.

Erra, rivolgendosi al padre di Desy, ha detto: "Io non ho fatto niente, volevo bene a Desirée". Il pm ha chiesto l'ergastolo per l'adulto del branco.

Per lo sconto dovuto al rito abbreviato è stato richiesto l'isolamento notturno e non quello diurno. Per il reato di detenzione e spaccio di cocaina la Procura ha chiesto 3 anni e 6mila euro di multa.

Erra ha detto di non essere stato nella cascina Ermengarda il giorno in cui Desiree venne uccisa. Durante il suo interrogatorio, ha ribadito la sua estraneità all'efferato delitto. E' quanto ha riferito il suo legale, Gianfranco Abate. Alla domanda del suo avvocato sul perché Erra, durante le indagini, avesse raccontato versioni diverse e contrastanti di quanto accaduto, l'operaio ha detto che era "confuso" e che aveva ammesso di esserci, mentre Desirée veniva uccisa, perché intimorito dal fatto che gli inquirenti gli avessero prospettato l'ergastolo nel caso in cui non avesse collaborato. "Dovete credermi - ha detto Erra al padre della ragazza uccisa che era in aula - io non ho mai fatto del male a sua figlia".

Parole che non hanno impressionato Maurizio Piovanelli, genitore della ragazza massacrata a coltellate, il quale anzi ha risposto chiedendo la pena di morte: "In Italia non c'è - ha detto - ma qui si usa l'una tantum. Potrebbe andare bene questa volta. Comunque, Erra non dovrebbe più uscire di galera". E nemmeno il pianto dell'uomo accusato di avere partecipato al massacro di sua figlia l'ha smosso: "Che si comporti da adulto almeno adesso! Che dica la verità senza fare queste sceneggiate".

Per il delitto, Nicola B. è già stato condannato a 20 anni di carcere, Nicola V. a 16 e Mattia a 10. All'epoca dei fatti avevano rispettivamente 16, 15 e 14 anni. Il processo a Giovanni Erra prevede altre quattro fissate per il 13, il 16, il 17 e il 27 giugno.