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Gemelline, il padre: "Le ho uccise"

Nella lettera del 3 febbraio che la polizia svizzera ha esaminato, Matthias Schepp, padre delle gemelline Alessia e Livia, ha scritto di "avere ucciso" le figlie.

L'uomo ha anche anticipato l'intenzione di suicidarsi. Si fanno sempre più flebili, dunque, le speranze di ritrovare le due bimbe. Nella stessa missiva Schepp aveva scritto che le piccole "non avevano sofferto" e aggiunto: "Avrei dovuto seguirle anch'io, ma c'è stato un problema".

Gli inquirenti della polizia cantonale - dice un comunicato - hanno potuto ottenere otto lettere inviate dal padre delle gemelle da Bari. Sette di queste lettere contenevano del denaro. L'ottava "datata 3 febbraio contiene una lettera in cui il padre dichiara di aver ucciso le due bambine, di trovarsi a Cerignola e di avere intenzione di suicidarsi". Un portavoce della polizia cantale ha aggiunto che i corpi delle due bambine "dovrebbero presumibilmente trovarsi in Corsica".

La lettera sembra essere la stessa di cui è stata data notizia dal quotidiano "Le Parisien" in cui Scheep diceva che le bambine "riposano in pace". La lettera era stata lasciata nella casa svizzera dall'uomo prima di sparire con le figlie.

Secondo il giornale, Schepp ha "chiaramente annunciato il suo progetto di ucciderle e poi di mettere fine ai suoi giorni al termine del progetto". Paradossalmente", rivela "Le Parisien", "questo documento designa, nella follia, come erede universale le figlie" o "in loro assenza, la madre, la sorella o il fratello". Il giornale spiega che questa notizia non era stata divulgata prima "per non scoraggiare eventuali testimoni a collaborare per ritrovare le due bambine".

Nessun parente reclama il corpo di Schepp
Il cadavere di Matthias Schepp è ufficialmente a disposizione dei parenti. Ma sinora nessuno lo ha reclamato. Essendo stato eseguito l'esame autoptico, il corpo potrebbe ora essere trasferito in Svizzera, ma si attende che qualche parente si faccia avanti per accoglierlo. 

"Nessuna indicazione per ritrovarle" 
Nelle due lettere inviate da Matthias Schepp alla moglie non ci sarebbero indicazioni utili per il ritrovamento delle due figlie Alessia e Livia, le gemelline svizzere di sei anni scomparse dopo il suicidio dell'uomo. Dalle missive trapelano parole di una persona "disperata". Schepp, infatti, ha scritto di esser stanco della vita.