cronaca

I precedenti: una strage di bambini

Vittime di pedofilia e raptus omicidi

14 Giu 2004 - 13:21

Sono decine i bimbi massacrati negli ultimi anni da genitori depressi, o colti da raptus omicidi, o parenti assassini, o pedofili che li hanno uccisi dopo aver abusato di loro. Decine di vittime innocenti le cui morti ogni volta hanno scosso le coscienze degli italiani. Ecco i casi più eclatanti.

Claudio Hoxha
E' il 25 aprile 2000 quando Claudio Hoxha, mentre la famiglia è in casa con alcuni parenti, sparisce dal cortile. Dopo diversi giorni il corpo del piccolo viene ritrovato nascosto sotto le foglie in un boschetto periferico: ha i calzoncini abbassati ed evidenti segni di strangolamento. Poche ore dopo Michele, un minorenne vicino di casa della famiglia, crolla e confessa: "Non volevo ucciderlo". Solo più tardi si saprà che il giovane omicida con tendenze omosessuali aveva fatto delle avances al piccolo albanese, che si era rifiutato di sottostare alle sue richieste. Michele, impaurito da una possibile reazione del bimbo, gli ha stretto le mani attorno al collo. Poi ha nascosto il corpicino privo di vita sotto un cumulo di foglie. Il 17 settembre Michele viene condannato a 7 anni.

Hagere Kilani
E' il pomeriggio del 18 agosto 2000: Hagere Kilani, bimba di 5 anni figlia di una coppia di tunisini, sta giocando nella piazza davanti alla sua casa a Imperia. All'improvviso scompare: la madre la cerca disperata per ore, chiedendo aiuto. Il corpo della piccola viene trovato verso sera: Vasile Donciu, ventenne di Origine rumena, l'ha attirata nella sua casa con una scusa, e qui l'ha violentata e poi uccisa. Arrestato e incarcerato in Romania, Donciu viene condannato a 25 anni di carcere.

Graziella Mansi
Il 19 agosto 2000 in un bosco di Castel del Monte, nel Barese, viene trovato il cadavere di Graziella Mansi, una bimba di 8 anni. La piccola è stata bruciata viva da un gruppo di ragazzi dopo un tentativo di violenza sessuale. La piccola era stata adescata nella piazza del paese da Pasquale Tortora, che l'aveva invitata a fare una passeggiata. Non appena entrati nel folto del bosco, il gruppo la immobilizza, i ragazzi tentano la violenza e poi bruciano viva la piccola su un letto di foglie. Pasquale Tortora è stato condannato a 30 anni il 15 gennaio, per gli altri membri del branco il processo è ancora in corso.

Gianluca De Nardo
Quello di Gianluca e di sua madre Susy Cassini è il delitto che ha sconvolto l'Italia intera per la sua efferatezza. Il 21 febbraio 2001 Erika De Nardo, 16enne di Novi Ligure, ammazza a coltellate la mamma e il fratellino con 97 coltellate, aiutata dal fidanzato Omar. Quaranta coltellate sono per la donna, altre 57 per il bambino: "Non voleva morire - racconteranno i due assassini - Avevamo tentato di avvelenarlo e poi anche di affogarlo, ma niente...". Erika e Omar vengono condannati a 16 e 14 anni di carcere.

Sara Jay
Il 20 aprile 2001 Sara Jay Cusmà Piccione, 9 anni, scompare dalla sua casa di Bologna: doveva andare a trovare le amiche, ma da loro non è mai arrivata. Il giorno dopo gli investigatori trovano il suo corpicino: è nascosto nell'abitazione di Milan Nicolic, 24enne serbo fidanzato della sorella della bimba. L'uomo l'ha violentata e poi l'ha uccisa: viene condannato all'ergastolo.

Michele e Giuseppe Russo

E' il 29 giugno 2001. Jadranka Kuleva, 36 anni, massacra a coltellate i suoi due figli, Michele, 4 anni, e Giuseppe, 6, nella sua casa di Cretone, vicino a Roma. Infierisce sui due bambini con una furia cieca: trenta le coltellate sferrate ai due piccini. "Volevo salvarli", spiega agli investigatori che le fanno scattare le manette ai polsi: il marito voleva portarli dai nonni in Calabria, e lei non era d'accordo. Nel mese di settembre la donna viene giudicata incapace di stare in giudizio.

Matteo Nadalini

Il 12 settembre 2001 un ragazzino autistico di 14 anni, Matteo Nadalini, viene ucciso nella sua camera da letto in una villa di Limidi di Soliera, nel Modenese. Il padre era uscito per comprare il gelato: quando rientra a casa trova il figlio morto, soffocato con una busta di plastica, e la moglie Paola Mantovani legata e gettata in piscina. "Sono stati i rapinatori", racconta la donna. Per settimane si sospetta che la mamma di Matteo stia nascondendo qualcosa. Poi, a metà ottobre, l'arresto: è stata lei a uccidere il figlio.

Mauro Iavarone
Mauro, 11 anni, viene ucciso con trenta sprangate il 18 novembre 1998 a San Giovanni Incarico, nel Frusinate. Il suo corpo viene abbandonato in un boschetto con i pantaloni abbassati e una busta di plastica che gli avvolge la testa. Principale accusato è il gitano Dennis Bogdan, che viene condannato all'ergastolo; 20 anni di reclusione invece vengono comminati a Eric Falcon Schetzerberger, l'accusatore di Bogdan. Assolti Fardi Bogdan e Pasquale Di Silvio, per i quali invece l'accusa aveva chiesto l'ergastolo.

Simeone Nardacci
Il bimbo, 8 anni, scompare a Ostia il 19 luglio 1998. Il 20 la polizia lo trova morto in una baracca nella pineta di Castel Fusano. Il 27 la polizia arresta un uomo, Vincenzo F., accusato di omicidio volontario e violenza sessuale, e suo figlio Claudio. I due sono condannati rispettivamente all'ergastolo e a 15 anni di carcere.

Silvestro Delle Cave
L'8 novembre 1997 Silvestro, 9 anni, scompare all'uscita dalla scuola elementare di Cicciano, vicino a Napoli. Il 15 novembre vengono arrestati Andrea Allocca, 70 anni, e due suoi generi, Gregorio Sommese e Pio Trocchia, accusati di aver violentato e ucciso il bimbo. Il 30 novembre Allocca muore, e il cadavere del bambino non viene mai ritrovato.

Valentina Paladini e Luca Amorese
Sono i due bimbi del "giardino degli orrori" del quartiere Quadraro di Roma: per il loro assassinio il 12 dicembre 1995 vengono arrestati Elvino Gargiulo e suo figlio Mario: padre e figlio sono condannati a 24 e 17 anni di carcere per la morte di Valentina, il cui corpo era stato sepolto nel giardino della casa dei due. Mario accusa il padre dell'uccisione di Luca, ma l'uomo ammette solo di aver avuto rapporti sessuali con il ragazzo, il cui cadavere non è mai stato ritrovato.

Lorenzo Paolucci
Il 7 agosto 1993 tra Casale e Foligno si ritrova il corpo del bambino di 10 anni. Arrestato, Luigi Chiatti, il "Mostro di Foligno", confessa di essere l'autore dell'omicidio di Lorenzo e anche di quello di Simone Allegretti. Viene condannato a 30 anni.

Simone Allegretti
Il 4 ottobre 1992, al'età di 4 anni, viene rapito a Maceratola, in provincia di Perugia, e trovato due giorni dopo soffocato. SOlo un anno dopo si scopre il suo assassino: è il "Mostro di Foligno", Luigi Chiatti.

Daniele Gravili
Daniele ha tre anni quando, il 13 settembre 1992, muore soffocato dopo essere stato violentato su una spiaggia di Torre Chianca, vicino a Lecce. Trovato ancora vivo sulla spiaggia, vicino a casa, il bimbo muore in ospedale: non si è mai scoperto l'assassino.

Vincenza Sudano
Il 27 settembre 1990 la bimba, 6 anni, viene violentata e uccisa. Il suo corpo è ritrovato in un contenitore di rifiuti a pochi metri dalla sua casa ad Aidone, in provincia di Enna. Marcello Calì, 30 anni, viene condannato all'ergastolo per il delitto.

Cristina Capoccitti
La piccola ha 7 anni quando , il 23 agosto 1990 a Balsorano, in provincia dell'Aquila, viene violentata e strangolata. Per il delitto lo zio della bambina viene condannato all'ergastolo.

Ermanno Lavorini
Il 31 gennaio 1969, quando scompare a Viaregio, ha 12 anni. Viene trovato morto sotto la sabbia di Marina di Vecchiano. Per questa storia tre persone vengono condannate nel 1977.

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