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Down,Gardaland risponde ad accuse

"Abbiamo precise disposizioni"

Non accetta la patente di "insensibilità all'integrazione" la direzione di Gardaland, accusata dall'associazione "Down Dadi" di Padova di "aver umiliato" alcuni disabili in gita nel parco, impedendo loro di salire su alcune attrazioni.

"Gardaland ha da sempre posto particolare cura e attenzione agli ospiti diversamente abili", si legge in una nota del parco. Ci sono "imposti precisi vincoli di utilizzo", aggiunge la nota.

Il caso è scoppiato quando dieci ragazzi down padovani in gita nel parco si sono visti recapitare subito all'entrata una mappa per disabili con tanti simboli di divieto sulle attrazioni più emozionanti. Per la direzione i down sono classificati come "ospiti con problemi mentali/psichici" e non possono salire sulle giostre più emozionanti della struttura di divertimento. 

Di fronte all'accusa di aver subito un'umiliazione, parla il direttore commerciale del grande parco, Aldo Vigevani, braccio destro di Nick Varney, general manager della Merlin Entertainments, la società proprietaria della struttura sulle rive del Garda. "Nessuna insensibilità, anzi - afferma Vigevani all'agenzia Ansa -. Piuttosto il fatto che il nostro parco sia un momento della vita bello e spensierato porta molti a pensare che tutto ciò che è attinente a Gardaland sia spensierato. Invece - ha proseguito Vigevani - dietro le grandi strutture c'è ricerca della sicurezza perché esistono attrazioni, come il Blu Tornado, che si affidano a carrelli che pesano tre tonnellate sui quali viaggiano 25 persone lanciate a 50 chilometri all'ora".

Il direttore ha ricordato che la sicurezza su queste strutture "è affidata a normative transnazionali, imposte, che se non applicate danno vita a ripercussioni civili e penali. Inoltre i costruttori dell'attrazione effettuano test sulla resistenza del fisico e danno indicazioni a riguardo. L'estate scorsa abbiamo impedito anche a alcuni nazionali di volley di salire sul Blu Tornado perché troppo alti".

Quanto al manuale con le informazioni sui servizi e sulle attrazioni accessibili agli ospiti diversamente abili, aggiunge il direttore del parco, è stato stilato con numerose associazioni tra cui Aias e Anfas.

Gardaland ha successivamente diffuso una nota ufficiale sottolineando di avere sempre posto particolare cura ed attenzione agli ospiti diversamente abili ed ai loro accompagnatori; di attenersi a precisi obblighi imposti dalla legislazione e dalle normative vigenti riguardanti la sicurezza degli ospiti e dei propri collaboratori (come le normative EN 13814, UNI ed ISO); di avere precisi vincoli di utilizzo imposti direttamente dal costruttore dell’attrazione, vincoli sono derivati da analisi e studi internazionali. Il mancato rispetto di quanto prescritto a livello legislativo e normativo - si legge ancora nel comunicato del parco divertimento - e di quanto indicato dal costruttore rappresenterebbe una grave inadempienza da parte di Gardaland, sanzionabile civilmente e penalmente.