Foligno, non è stato gesto disperato
Cinque persone arrestate e un morto: è il bilancio della tentata rapina al portavalori a Foligno. A compiere l'assalto sono stato due ex colleghi dei vigilantes rapinati. La vittima è Gaetano Tramontano, 40enne di Spoleto. L'altro è Stefano Lattanzi, di 28 anni, di Castel Ritaldi, calciatore noto in Umbria. In manette anche la fidanzata della vittima e suo fratello. Gli altri arrestati non sono stati resi noti.
Sei le persone componenti della banda che ha tentato la rapina al furgone portavalori con a bordo un carico in banconote per circa un milione di euro. Tre i colpi in tutto esplosi da una Smith & Wesson Magnum 357, due a centro e uno conficcatosi su un marciapiede. A sparare è stato uno dei vigilantes a bordo del mezzo. Caduto privo di vita un suo ex collega. L'azione fuminea è stata ricostruita dagli inquirenti. Le armi recuperate sono tre, tutte pistole di proprietà dei soggetti interessati, due degli ex vigilantes che erano stati dipendenti della ditta CRC di Spoleto. Sulla dittà è stata anche disposto un controllo amministrativo per verificare le modalità di assunzione e di fine rapporto dei due coinvolti: Gaetano Tramontano e di Stefano Lattanzi.
Le persone coinvolte nella rapina e quindi anche nella sua preparazione meticolosa sono in tutto sei: due gli esecutori materiale dell'azione (Tramontano ex guardia giurata, 40 anni, che aveva una pistola Glock cal. 9,21 con il colpo in canna quindi pronta a sparare e Stefano Lattanzi, 28 anni con un'arma non carica), un "vigilantes" compagno di lavoro dei due "ex", ancora in servizio attivo Roaul Severi di 36 anni con il ruolo di basista (avrebbe fornito notizie sul numero dei supermercati in cui si dovevano ritirare gli incassi, la quantità di denaro che sarebbe stata trovata nel furgone portavalori che al MaxiTigre effettuava il suo ultimo prelievo), la fidanzata del Tramontano, Alessia Giansello 29 anni, come autista di una delle auto del gruppo, una coppia di fiancheggiatori, Serafino Paci di 51 anni e la sua convivente, Roberta Cocettella di 33.
A loro era dato il compito di "copertura" nella fuga, dopo la rapina su cui le forze dell'ordine stanno ancora lavorando per una esatta dinamica. Per tutti l'accusa è comunque di tentata rapina aggravata in concorso. Nei confronti della guardia giurata che ha sparato contro il "rapinatore ex vigilantes", uccidendolo, non è stato assunto al momento alcun provvedimento.
La ricostruzione della sparatoria
La banda prende di mira il furgone portavalori della Vigilanza CRC; sanno che fa un ampio giro per raccogliere gli incassi di supermercati e varie attività. Alle 21 circa di sabato 25, arriva nel parcheggio del supermercato MaxiTigre e si avvicina allo sportello cassa-continua per il prelevamento dei contante. Scende dal lato guida del veicolo la guardia giurata "specializzato", mentre l'altro resta vigile alla guida. Lo sportello lato guida non viene chiuso, ma resta leggermente aperto; l'agente fa scattare in automatico l'apertura dello sportello dal vano "blindato" per prelevare una sacca, e raccogliere i contanti dalla cassa continua.
E' stato a questo momento che da una posizione nascosta, forse da dietro due alberi, sono comparse due sagome, con passamontagna in testa e pistole alla mano. Intanto dall'interno del furgone portavalori l'altro "vigilantes", non ha avuto esitazione ed ha sparato alla testa uccidendo Tramontano e contro l'altro malvivente, Lattanzi, ferito ad un fianco.
Tre i colpi, due a segno in soggetti diversi, l'altro a terra. Immediato l'allarme con il sistema antirapina satellitare: è bastato premere un pulsante. Erano le 21,04; così subito dopo polizia e carabinieri sul posto, Lattanzi arrestato mentre tentava la fuga. Nell'interrogatorio subito effettuato in Questura i primi nomi e le responsabilità.