cronaca

Alpi uccisa per sequestro fallito

Conclusioni di commissione d'inchiesta

23 Feb 2006 - 19:24

La commissione d'inchiesta sulla morte della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore televisivo Miran Hrovatin, avvenuta il 20 marzo '94 a Mogadiscio, ha concluso che l'assassinio originò da un tentativo di sequestro finito male. La relazione della commissione presieduta da Carlo Taormina sarà trasmessa alla Procura di Perugia per rivedere la condanna passata in giudicato di Omar Hassan, arrestato per la vicenda.

La relazione finale sul caso Alpi è stata approvata dalla commissione a maggioranza, 12 voti favorevoli e 7 contrari. E' stato lo stesso presidente Carlo Taormina a illustrare i risultati dell'inchiesta, spiegando che quanto acquisito permette di "fare chiarezza dopo 12 anni di congetture su ipotetici complotti".

Secondo la commissione fu l'autista della Alpi e Hrovatin ad originare la sparatoria. Taormina ha spiegato che la Alpi aveva lasciato il suo hotel ed era andata all'albergo Amana per telefonare alla madre e non per "qualsivoglia appuntamenti". Questa decisione, "improvvisa e repentina" è stata però fatale alla Alpi che si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato.

La distanza di fuoco da cui sono stati sparati i proiettili che hanno attinto l'auto su cui viaggiavano i due giornalisti era a circa 5 metri e venti centimetri. "Non c'è stata nessuna esecuzione", ha detto Taormina.

Immediate le reazioni alle conclusioni della commissione, che sono state definite "inaccettabili" dai membri delle forze politiche dell'opposizione, che hanno aggiunto che così si chiude il caso "proponendo una verità senza prove, quando invece il caso rimane aperto in quanto le causali non sono chiarite, non sono individuati gli esecutori e i possibili mandanti".

Nella "memoria di minoranza" consegnata dall'opposizione si sottolina anche il "giudizio severo sul metodo di conduzione dei lavori della Commissione, sulle conclusioni del presidente e sulla relazione votata a maggioranza che verrà consegnata al Parlamento".

Inoltre si aggiunge che "le forze politiche di opposizione hanno deciso di votare contro le conclusioni del presidente Taormina e contro la relazione di maggioranza" e si denuncia la "gestione monocratica del presidente, la estensione inopportuna dei poteri della commissione ben oltre la prassi parlamentare, la unilateralità e la evidente strumentalizzazione politica di molte esternazioni alla stampa da parte del presidente, la denigrazione del lavoro professionale di Ilaria Alpi e l'accanimento finale contro i genitori che hanno deteriorato il clima politico all'interno della commissione con pesanti ripercussioni sul lavoro e la serenità dei consulenti".

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