In una lettera l'appello del Pontefice
"Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba". E' questo l'appello lanciato da Papa Benedetto XVI in una lettera inviata al presidente della Conferenza episcopale di Cuba, arcivescovo di San Cristobal dell'Habana, in occasione del XX anniversario dell'incontro nazionale ecclesiale. "Un'apertura che esige comprensione delle cose di Dio anche nel caso di differenti modi di pensare", ha scritto Papa Ratzinger.
Nella lettera al cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Benedetto XVI riprende l'auspicio di Giovanni Paolo II, sottolineando la necessità di "una apertura che esige innanzitutto la verifica su come aprire il cuore e la volontà alle cose di Dio; come aprirsi reciprocamente ai nostri vicini, credendo e confidando gli uni negli altri, anche se esistono diversi modi di pensare o diverse credenze: e infine, come aprirsi all'ambito mondiale, con le sfide delle sue possibilità e difficoltà allo stesso tempo".
Per fare in modo che tutto ciò sia realizzabile serve "lo sguardo di Dio", capace di arrivare con amore alla "verità di ogni persona". Ma, per il Papa, un grande aiuto può arrivare anche dalla preghiera "nel silenzio e nell'umiltà del lavoro quotidiano, nella fedeltà alla fede professata, nell'annuncio implicito ed esplicito del Vangelo". Papa Ratzinger saluta sacerdoti, religiosi e fedeli laici cubani, manifestando la sua "vicinanza spirituale" e invitandoli a "scoprire nelle esperienze" vissute "i segni e i segnali del Dio vivo" che "cammina con tutti coloro che vivono su questa terra, credenti o non credenti, vicini e lontani".