Da 60 anni nelle mani di Bankitalia
Il tesoro della corona di casa Savoia potrebbe tornare nelle mani dei proprietari. La Procura della Repubblica di Roma ha infatti dichiarato "il venir meno dell'indisponibilità che non consentiva né l' esibizione dei gioielli né l'avvio delle procedure per la loro riconsegna". La notizia è stata diffusa da Mario Draghi, governatore di Bankitalia, dove il tesoro, che contiene migliaia di brillanti, è custodito da 60 anni.
Il tesoro della corona di casa Savoia, per un valore stimato che oscilla da 1,5 a 2 miliardi di euro, è contenuto in un enorme scrigno e consiste in migliaia di gioielli, tra i quali seimila brillanti appartenuti alle regine Savoia e ai componenti della famiglia reale. Un tripudio di perle, diamanti e pietre preziose che nessuno puo' ammirare perché dalla fine della monarchia sono rinchiusi nei sotterranei della Banca d' Italia, alla quale il tesoro era stato fatto consegnare nel giugno 1946 da Umberto II prima di partire per l' esilio, dopo l' esito del referendum che scelse per l' Italia la forma repubblicana.
Il governatore ha comunicato il "via libera" al tesoro in una lettera inviata all' on. Raffaele Costa che lo aveva sollecitato sulla questione. Il 17 gennaio 2005 il deputato aveva chiesto con una lettera inviata al ministro del Tesoro, al governatore della Banca d' Italia e al sindaco di Torino l' assegnazione dei gioielli sabaudi alla città di Torino, per esporli al pubblico.
Il suo obiettivo era di risolvere il nodo del patrimonio che era stato posto sotto sequestro a metà degli anni Settanta dalla Procura della Repubblica di Roma. E che da allora veniva custodito dalla Banca d' Italia che ne era diventata "il mero custode del deposito chiuso", priva di qualsiasi potere di disporre dello scrigno e del suo contenuto.
Successivamente l'on. Costa aveva avanzato la proposta di creare una commissione che si occupasse della questione, cui aveva aderito il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.
Rispondendo postivamente, inoltre, il neogovernatore ha fatto sapere che Bankitalia attende dal segretariato della Presidenza del Consiglio indicazioni sui comportamenti da tenere da parte dell' istituto, in qualità di depositario.
Se tuttavia il comitato dei promotori per riportare i gioielli nella capitale sabauda non è riuscito nell'intento di averli in esposizione al pubblico durante i Giochi Olimpici invernali, non si esclude che li otterrà in tempo per il 2011, quando a Torino si celebreranno i 150 anni dell'Unità d'Italia.