L'Eni annuncia riduzione forniture
A una settimana dal provvedimento che raffredda le case degli italiani, scattano i primi controlli. Il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola ha programmato blitz della Guardia di Finanza negli uffici pubblici per verificare l'effettivo abbassamento delle temperature di un grado. Intanto continua l'emergenza gas: l'Eni ha annunciato per le prossime 24 ore una riduzione delle forniture russe del 13,5%.
All'inizio di febbraio il Governo per fronteggiare l'emergenza gas ha emanato un decreto per abbassare di un grado le temperature e ridurre di un'ora il riscaldamento. Non tutti gli uffici però hanno rispettato il provvedimento; anzi, pare che Camera e Senato non abbiano toccato il termostato.
"Il parlamento - ha detto il ministro ai microfoni di Radio 24 - deve dare il buon esempio. Quindi Camera e Senato dovranno essere i primi, se non l'hanno ancora fatto, ad abbassare il riscaldamento, e mi meraviglio che così non sia stato". Scajola ha quindi mandato una lettera alla Guardia di Finanza perché rafforzi i controlli in tutti gli uffici pubblici. "Da parte dei cittadini - ha aggiunto - abbiamo avuto una risposta di senso civico molto più alta".
Tra le varie misure che il governo potrebbe mettere in atto per far fronte all'emergenza gas, "tagliare l'export di elettricità agli altri Paesi sarebbe l'extrema ratio" ha continuato il ministro. "Negli ultimi sei mesi - ha spiegato - abbiamo offerto energia a costo inferiore ad alcuni Paesi vicini, che a fronte di questa ondata di freddo hanno chiesto energia anche a noi. Questo è un motivo di vanto, perché vuol dire che abbiamo ammodernato la rete facendo scendere i costi di trasporto". Ma interrompere l'export sarebbe un danno al libero mercato: "la nostra azione - ha detto il Scajola - mira da un lato a instillare nei cittadini l'idea del risparmio energetico e dall'altro a una politica lungimirante che affronti razionalmente la questione della produzione e dell'approvvigionamento".
Eni: "Riduzione del gas del 13,5%"
Si accentua il calo delle forniture di gas dalla Russia. Lo comunica l'Eni secondo cui la previsione per le prossime 24 ore sarà del 13,5% in meno. Sui 74 milioni di metri cubi richiesti, non ne dovrebbero essere consegnati all'Italia 10 milioni. Con un impatto sui consumi italiani del 2,7%. "Non so se è Putin che mette alla canna del gas l'Italia, forse sono gli ucraini che prelevano più gas di quello che i contratti prevedono" ha commentato a proposito Scajola. "Di certo c'è che la Russia ci dà poco gas in meno rispetto alla norma, non lo dovrebbe fare ma consideriamo che le condizioni climatiche in Russia sono senza
precedenti" ha concluso il ministro.