Indagati autista e proprietario
Sembra prendere corpo l'ipotesi del guasto come causa dell'incidente del pullman di turisti turchi precipiato in una scarpata a Roma e che ha causato 12 morti. Dai primi rilievi sarebbe emerso che il mezzo non ha frenato nell'affrontare un curvone a sinistra. Forse per il blocco di una ruota o lo spegnimento del motore. Intanto l'autista e il proprietario del pullman sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Stando alla ricostruzione dell'uscita di strada, sembra che sull'asfalto non siano state rilevate tracce di frenata: il pullman, avrebbe proseguito la sua corsa schiantandosi prima contro il parapetto di via Trionfale e quindi precipitando nella scarpata sottostante, profonda 20 metri, finendo nel giardino di una palazzina in via Romeo Romei, a poche decine di metri dall'ingresso della cittadella giudiziaria di Piazzale Clodio.
Sono solo cento metri, anche se molto ripidi, dall'uscita di Villa Miani al luogo dell'incidente e questo elemento esclude ovviamente che il pullman procedesse ad alta velocità. E' stato, inoltre, categoricamente smentito che sulla strada si fosse formato del ghiaccio. Nel caso dello spegnimento del motore, forse ancora freddo, l'autista avrebbe perso il controllo del mezzo perché né servosterzo, né servofreno rispondono ai comandi o almeno non nei consueti tempi. Ad aggravare la situazione, la strada molto ripida e la curva a gomito che non avrebbero permesso all'autista di poter frenare adeguatamente, né tantomeno di essere in grado di riaccendere "in corsa" il motore.