Come prepararsi alla canicola
Si preannuncia un fine settimana di caldo intenso su gran parte della nostra Penisola. Nelle regioni del centro-nord, in particolar modo, si registreranno temperature elevate, che in alcuni casi potranno anche raggiungere i 35 gradi, con tassi di umidità alti che creeranno ulteriore fastidio ai cittadini. Come di consueto, a soffrire maggiormente di questa situazione saranno gli anziani e i bambini.
I vari comuni hanno predisposto forme di intervento di diversa natura, allertando gli ospedali e consigliando alla cittadinanza di utilizzare supermercati e grandi magazzini dove l'aria condizionata permette di ottenere un po' di refrigerio.
L'identikit dei soggetti a rischio
Solo, ultrasessantacinquenne, con scompensi cardiaci o insufficienza respiratoria, residente in grandi città e soprattutto al nord (Torino in testa, Trento e Milano). A tracciare l'identikit dei soggetti potenzialmente più a rischio delle ondate di caldo estivo è un rapporto del Ministero della Salute, i cui dati sono stati utilizzati dal deputato della Margherita Ermete Realacci e da Vannini Chiti (Ds) per una interrogazione parlamentare presentata al ministro della Salute, Girolamo Sirchia.
Secondoil rapporto del Ministero, nell'estate 2003, tra la meta' di luglio e la fine di agosto, si sono registrati 7.659 decessi piu' della media stagionale, tra gli over 65, ossia il 19,1% in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in base ad una elaborazione delle stime dell'Istituto superiore di Sanita' (Iss), citata nel rapporto. Secondo il documento, a rischiare a causa del forte aumento della temperatura nei periodi estivi sono principalmente gli ultrasessantacinquenni (nel periodo 1 giugno - 31 agosto del 2003, il 97% dei decessi oltre la media stagionale, imputabili al gran caldo ha riguardato persone con piu' di 65 anni; nel 92% dei casi si è trattato di over 75) con malattie croniche e in condizioni di forte isolamento sociale.
I due parlamentari hanno invitato il ministro Sirchia a "tenere alta" l'attenzione sulla salute degli anziani.
Più grande la città, più grande il rischio
A soffrire gli effetti piu' drammatici del caldo sulla salute sono soprattutto gli anziani che abitano in citta': alcune aree urbane rappresentano vere e proprie isole termiche, tanto che gli esperti parlano di effetto "Isola di calore urbana". L'anno scorso, sempre secondo i dati contenuti nel rapporto su stime dell'Iss, nei centri fino a centomila abitanti l'incremento delle vittime nel periodo 16 luglio-31 agosto, tra gli over 65, in Italia, è stato del 13,8%; nei centri con numero di abitanti fra i centomila e i cinquecentomila si è invece registrata una crescita dei decessi pari al 29,2%. Il primato negativo va pero' alle citta' sopra i cinquecentomila, con un incremento del 39,8%.
I periodi più rischiosi
La situazione comincia a peggiorare nella prima settimana di luglio (+2,7% dei decessi nel 2003 sul 2002), ma il periodo peggiore per la salute degli anziani sono le sei settimane che vanno dal 16 luglio al 31 agosto. Nelle prima quindicina (16-31 luglio) l'anno scorso si è registrato il 27,4% in più dei decessi. Il picco è stato raggiunto nel periodo dal 1 al 15 agosto, con un incremento del 43,3%, per poi arrivare al +23,3% nel periodo 16-31 agosto.