Gruppo arrivato apposta dalla Romania
Il sequestro Valdata sarebbe stato commesso da un gruppo di pendolari del crimine venuto dalla Romania e aiutato da un basista italiano. E' questo il quadro che le indagini hanno delineato del rapimento di Annamaria. Con i cinque arresti il gruppo è stato in gran parte sgominato, anche se il capo è riuscito a scappare in Romania, da dove ha cercato di condurre le trattative. All'appello mancano ancora autista e vivandiere e il basista.
Intanto dalle intercettazioni telefoniche emerge che la banda si sentiva braccata, avevano una gran fretta di liberarsi dell'ostaggio e di fuggire. Due ore prima della liberazione di Annamaria - prigioniera in un capanno vicino ad Arquata Scrivia (Alessandria) - in una telefonata intercettata, il carceriere dice a un complice che si trova probabilmente in Romania: "Noi scappiamo, perché siamo in mezzo alle montagne qua". E l'altro: "Ma non abbiamo nessuna possibilità?...ma se non avete nessuna possibilità, dove andate, in carcere?".
E il carceriere, forse riferendosi a un dialogo con il capo: "Io gliel'ho detto: se ci prendono, ci prendono e basta. Però non abbiamo nessuna possibilità". Un'ora prima della liberazione dell'ostaggio, un'altra telefonata. Il complice dall'estero si rivolgere sempre al carceriere: "Senti un po', vedete di fare una grande, una grande pulizia. Sai, anche le dita", riferendosi al fatto di non lasciare impronte. E il carceriere: "Va bene, dai, e che Dio sia con noi". Poco dopo, Anna Maria Valdata viene liberata.