Sequestrata azienda nel Salento
Uno stabilimento clandestino di vino adulterato è stato scoperto dalla Guardia di finanza grazie a rilievi fotografici aerei: in realtà il presunto vino era puro solo al 10%, il resto era costituito in massima parte da fertilizzanti e zucchero. Il liquido, ad alto rischio per la salute, era destinato ad aziende agricole del nord Italia, in particolare del Cuneese. La fabbrica clandestina è stata scoperta nelle campagne del Salento.
Il sequestro è stato fatto da militari del nucleo regionale di polizia tributaria della Puglia e da funzionari dell'Agenzia delle dogane. Nell'ambito delle indagini i militari hanno anche bloccato all'altezza di Termoli (Cambobasso) due autocisterne partite dallo stabilimento clandestino salentino. Oltre all'opificio, sono stati sequestrati 250.000 litri di prodotto (pari a 300.000 bottiglie caricate su una decina di tir in giro per l' Italia) e sono state denunciate sette persone. Ora le indagini sono state estese anche a numerose false ditte per la produzione del vino che sono nel nord Italia e che hanno di legale solo il nome e la partita Iva. S'indaga anche sulle conseguenti false fatturazioni che in questo settore si aggirano intorno ai 10 milioni di euro.
Le indagini sono state avviate nella Puglia meridionale dove, in passato sono stati scoperti laboratori per la sofisticazione del vino: a Manduria (Taranto) fu scoperto anni fa un laboratorio di vino fabbricato utilizzando metanolo, assolutamente pericoloso per la salute umana.
Individuata la fabbrica, i militari hanno perquisito l'opificio che si estende su un terreno di circa sei chilometri quadrati perfettamente nascosto da alberi e alte siepi e non individuabile dall'esterno. L'ingresso era costituito da un falso quadro elettrico del tipo utilizzato per l'alta tensione. Una volta all'interno i militari hanno scoperto decine di grandi silos in cui era contenuto sia vino bianco sia rosso già pronto per essere messo in commercio, e grandi cisterne interrate dove, in una stagione non consueta, c'era un liquido in fermentazione. In alcuni locali, in precarie condizioni igieniche, sono stati trovati inoltre grandi quantitativi di prodotti chimici - fosfato monopotassico, fosfato diammonico cristallizzato e urea agricola - normalmente utilizzati come concimi ma che possono favorire la fermentazione di vino sofisticato, sostanze utilizzate nei processi di vinificazione, e diversi sacchi di zucchero vuoti, della capacità di 1000 chili l'uno.
Le persone denunciate sono quattro autotrasportatori, residenti a Cutrofiano e Galatina (Lecce), il proprietario degli automezzi e il gestore della ditta vinicola, entrambi di Cutrofiano e il proprietario del terreno.