cronaca

Infartuato cade 2 volte da barella

Ragusa, moglie denuncia 118 per morte

18 Giu 2004 - 14:22

Un 40enne è morto colpito da un infarto a Modica, dopo essere stato soccorso da un'ambulanza del 118, priva di attrezzatura medica, e a bordo della quale c'erano solo l' autista e un portantino. Il paziente, secondo la testimonianza della moglie, è addirrittura caduto due volte dalla barella, battendo il capo sulla scaletta dell'ambulanza. La procura ha aperto un' inchiesta per accertare eventuali responsabilità sulla morte dell'uomo.

Dopo la denuncia dei familiari, il pm Emanuele Di Quattro ha aperto un fascicolo di "atti costituenti reato", per il momento contro ignoti, ordinando il sequestro della documentazione sanitaria e disponendo l'autopsia sul cadavere, che è stata eseguita martedì. Rosario Candiano, questo il nome della vittima, dipendente di un'azienda di autotrasporto, è stato colto da malore mentre insieme alla moglie Adriana di 39 anni e i due figli di 7 e 17 anni, seguiva il Gran premio di formula 1 sul maxischermo di un centro commerciale, a Modica.

Secondo la ricostruzione dei fatti, contenuta nell'esposto presentato dalla famiglia, la moglie Adriana Antoci ha chiamato il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Modica, che dista meno di 500 metri dal centro commerciale: "Mi hanno invitata a rivolgermi al 118 - racconta -. L'ho fatto, ma il telefono squillava a vuoto. A quel punto ho richiamato l'ospedale, e mi è stato ribadito che solo attraverso il 118 era possibile chiedere un' ambulanza. Ho riprovato dopo 10 minuti l'operatore mi ha risposto. Poco dopo è arrivata un'ambulanza con a bordo l'autista e un portantino. E' stato necessario il nostro aiuto per caricare mio marito sulla barella".

"All'arrivo in ospedale - continua la donna - ho assistito a una scena incredibile: mio marito, che era ancora in vita, è stato fatto cadere a terra e ha battuto violentemente il capo sulla scaletta dell'ambulanza. La scena si è ripetuta pochi metri più avanti. Arrivato al pronto soccorso, nonostante dal 118 fosse stato segnalato da subito il "codice rosso", oltre al medico di guardia non c'era nessuno. Poi è sopraggiunta la morte".

Il direttore sanitario dell'ospedale, Pietro Bonomo, spiega che "I medici hanno fatto quanto dovevano e potevano. Non eravamo pronti - aggiunge - anche perché dal 118 non ci era stato segnalato alcun codice rosso. Il problema non riguarda noi ma il 118: in questi casi ci vorrebbero ambulanze medicalizzate con personale sanitario a bordo. I parametri sanitari - conclude - richiedono l'impiego di defibrillatori e altri dispositivi sulle ambulanze".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri