cronaca

Satanismo, altre morti sospette

3 o 4 giovani che conoscevano la setta

11 Giu 2004 - 08:20

Spuntano altre morti sospette nel passato della setta satanica del Varesotto, già accusata di aver ucciso Fabio Tollis, Chiara Marino e Mariangela Pezzotta e forse di aver portato al suicidio due amici che volevano allontanarsi o tradire. La procura di Busto Arsizio indaga su 3 o 4 decessi, archiviati tra il '98 e il 2004 come accidentali o suicidi, e su alcune sparizioni. Tutti avrebbero frequentato o conosciuto i giovani coinvolti negli omicidi.

La morte di questi ragazzi al momento non aveva destato dubbi, ma ora potrebbe aver altre spiegazioni. Tutti infatti avrebbero frequentato o conosciuto i giovani coinvolti negli omicidi a sfondo satanico nel Varesotto. La setta avrebbe istigato al suicidio gia' due amici, Andrea Bontade e Andrea Ballarin, l'uno schiantatosi a 180 all'ora contro un muro, l'altro impiccatosi. 

L'indagine si spinge fino al 1985, quando fu massacrata nel milanese con brutale ferocia una cantante di 46 anni, Maddalena Russo. Allora, quelli che poi sarebbero diventati le Bestie di Satana erano ancora alle scuole elementari. Ma non sarebbero del tutto estranei alla vicenda. L'autore di quell'omicidio è il padre (ora deceduto) di uno dei ragazzi indagati con l'accusa di essere un istigatore della presunta setta. 

Ma per ora mancano prove. Gli inquirenti hanno già passato al vaglio la vita del giovane, detto Ozzy, scoprendo la sua grande passione per l' esoterismo che avrebbe già  interessato il padre, e per la musica metallica, ma nulla di piu'. Se non il fatto di essere stato nel giro di amici che frequentavano Fabio e Chiara, scomparsi la notte del 17 gennaio 1998 e trovati cadaveri due settimane fa nei boschi di Somma Lombardo.

Proprio il padre di Fabio, Michele, nelle sue personali indagini alla ricerca del figlio, più volte tentò di parlare anche con Ozzy. "Quando riuscii a entrare a casa sua - ha raccontato oggi in tribunale dove ha dovuto firmare la richiesta di perizia sugli oggetti trovati addosso al figlio - rimasi molto sorpreso: la camera del ragazzo era completamente nera, comprese lenzuola, quadri". I genitori (il padre era già uscito dalla vicenda dell'omicidio perché giudicato incapace di intendere e di volere), vedendo il suo stupore gli avrebbero detto: "Sa, è la passione per quella strana musica che ascolta...".

Negli ultimi due giorni tre dei quattro arrestati (altri tre sono indagati), sono stati di nuovo ascoltati dal procuratore capo di Busto Arsizio, Antonio Pizzi, e dal sostituto, Tiziano Masini. Si sta cercando di capire chi c'era, cosa è successo la notte in cui vennero massacrati Fabio e Chiara, sepolti pare ancora vivi e finiti a badilate nella fossa scavata nei boschi di Somma alcuni giorni prima. Il quarto invece, che non era ancora maggiorenne all'epoca dei fatti, è stato interrogato dai giudici minorili. Mercoledì era stata la volta di Andrea Volpe e Pietro Guerrieri, giovedì è toccato a Nicola Sapone. Ma dal suo interrogatorio forse il piu' atteso, perche' finora si era rifiutato di parlare, non è emerso nulla. Sapone era stato accusato da Volpe di essere il capo della setta e di prendere a sua volta ordini da un misterioso personaggio di Torino. Ma Nicola, prima ha negato tutto, quindi si è chiuso dietro una serie di "non ricordo". "E' davvero un giovane confuso e io sono molto preoccupata - ha detto il suo legale, Francesca Cramis - Chiederò per lui una perizia psichiatrica". "Pura strategia difensiva", hanno invece replicato gli investigatori, secondo i quali il non dire nulla è spesso la scorciatoia piu' seguita quando si rischia l'ergastolo.

Nel frattempo, il palazzo di giustizia di Busto ha visto sfilare tre detenuti che non somigliano più alle foto segnaletiche. Via i capelli lunghi, le barbe incolte, gli sguardi allucinati, sono arrivati in manette per essere interrogati tre ragazzi dall'aspetto ben curato, pulito. Forse solo dagli occhi non sono riusciti a cancellare un'aria di impunità o magari solo di incoscienza per ciò che hanno fatto. Sui tavoli dei magistrati restano ora i verbali di quattro deposizioni che si assomigliano poco: ciascuno degli arrestati ricorda bene i movimenti degli altri, ma ha dei vuoti di memoria per quanto riguarda se stesso. Oggi arrivano i Ris di Parma per cominciare le perizie e lasciare ben poco spazio all'esoterismo e all'occulto. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri