Cinese soffre di manie di persecuzione
Silvia Baldi, 31 anni, praticante magistrato, se l'è cavata con alcune ustioni dopo essere stata affrontata da una cinese, a lei sconosciuta, che le ha buttato addosso dell'alcol e con un accendino le ha dato fuoco fuori dal tribunale di Milano. Senza un motivo vero, se non quello di essere arrestata e finire in carcere. In realtà soffre di mania di persecuzione e già l'anno scorso era stata sottoposta ad un trattamento sanitario obbligatorio.
La Baldi si è salvata solo grazie alla sua presenza di spirito e non ha esitato a togliersi prima il top, poi la gonna e gli slip rimanendo così, nuda, sul marciapiede. "L'episodio non e' connesso alle funzioni della dottoressa Baldi" ha spiegato il pm Elio Ramondini, che coordina le indagini. Le fiamme hanno subito avvolto la giovane uditrice giudiziaria che, urlando, è riuscita a denudarsi e ha così evitato una tragedia. Appena uscita dal tribunale, la giovane stava cercando di togliere la catena di sicurezza alla ruota del suo ciclomotore quando la cinese si è avvicinata con un pentolino di alluminio con dell'alcol e le ha buttato addosso il contenuto. Poi ha dato fuoco. Le fiamme hanno avvolto la ragazza e la borsa con il computer portatile.
La cinese è rimasta sul posto e si è assunta tutte le responsabilità. "Sono stata io - continuava a ripetere - Io sono pericolo vita in Toscana. Io volere andare in galera. Anch'io tanto male. Chiamate polizia che io voglio andare in galera". Nel frattempo sul posto sono giunti i vigili urbani e la polizia che hanno subito preso in consegna la cinese. Si chiama Ye Xiao Hua, 45 anni, è sposata con un italiano, risiede a Prato, ha una bimba di 7 anni. Era scomparsa da casa venerdì scorso, di fronte alla prospettiva di essere sottoposta ad un trattamento sanitario obbligatorio per le sue manie di persecuzione. Il marito aveva denunciato la scomparsa ma nessuno era riuscito a risalire a lei, a Milano, dove era arrivata il giorno stesso.
Nei confronti della donna non è stata ancora formulata un'accusa precisa. Probabile che la sua destinazione, più che il carcere, sia il reparto psichiatrico di un ospedale. Silvia Baldi, invece, è stata accompagnata con un'ambulanza all'ospedale di Niguarda. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado, la prognosi è di 30 giorni. La Baldi è stata nominata uditrice nel dicembre 2002 e nei prossimi mesi andrà a svolgere l'attività di magistrato a Torino. Attualmente è al Tribunale del riesame di Milano.