INCHIESTA S'ALLARGA

Mps, nuovi documenti compromettenti nella cassaforte di Vigni

L'attuale ad Fabrizio Viola li ha consegnati alla Gdf. Lo si legge nei verbali contenuti nell'ordinanza d'arresto di Baldassarri

18 Feb 2013 - 21:12
 © Ansa

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Nella cassaforte dell'ex direttore generale del Monte dei Paschi di Siena Antonio Vigni "c'era altra documentazione" oltre all'accordo con la banca Nomura per la ristrutturazione del derivato Alexandria. E' quanto ha riferito ai magistrati di Siena il dg di Mps, Fabrizio Viola sentito lo scorso 30 ottobre. Un passaggio della sua audizione è contenuto nell'ordinanza d'arresto emessa dal Gip di Milano nei confronti di Gianluca Baldassarri.

"Preciso - si legge nel verbale sulle dichiarazioni di Viola - che ho rinvenuto l'originale dell'accordo nella cassaforte del Vigni. Mi sembra di ricordare che nella bozza consegnata da Contena ci fosse scritto 'depositato in cassaforte'. Mi sono così messo alla ricerca della cassaforte, che ho trovato nell'ufficio già occupato da Vigni".

Secondo il direttore generale, la chiave della cassaforte "era, per quanto a mia conoscenza, in mano al solo segretario del collegio sindacale. Posso ragionevolmente ipotizzare che una chiave l'avesse anche Vigni perché la cassaforte nel suo ufficio ed al suo interno ho rinvenuto effetti personali del Vigni". Inoltre, "oltre all'accordo cui faceva riferimento la bozza consegnata da Contena, c'era altra documentazione che ho messo in un pacco - conclude Viola - che poi ho sigillato, firmato e fatto firmare anche a Leandri (capo dell'audit) ed infine consegnato alla Gdf".

Rizzi: "Vertici Mps sapevano dei derivati" - "Quando si parlava dell'operazione Alexandria, Baldassarri mi faceva intendere che i vertici della banca erano partecipi". E' quanto ha raccontato l'ex capo dell'area legale di Mps Raffaele Giovanni Rizzi ai magistrati di Siena lo scorso 8 febbraio. Rizzi è indagato in concorso per falso in prospetto, assieme a Mussari, Vigni e all'ex direttore finanziario Daniele Pirondini. Rizzi chiarisce ulteriormente cosa intende dire quando afferma che i vertici della banca "erano partecipi": dal tenore delle affermazioni di Baldassarri si capiva in sostanza che sia Vigni sia Mussari "erano al corrente degli aspetti salienti dell'operazione e si tenevano regolarmente informati".

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