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Bomba a scuola di Brindisi, l'attentatore in un'intercettazione: "Prendo in giro i giudici"

"Dimostrerò di essere incapace di intendere e di volere". E richiede la perizia psichiatrica

Ansa

Giovanni Vantaggiato, 69enne reo confesso dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone, vuole convincere i giudici di essere pazzo. A riprova di ciò spunta un'intercettazione di quando era in carcere in cui dice: "Da qui uscirò perché dimostrerò di essere incapace di intendere e di volere. Li prenderò tutti in giro, come ho già fatto con il servizio militare". E, al processo, il suo avvocato chiede la perizia psichiatrica.

Come riporta il quotidiano "Il Messaggero", l'intercettazione risale a pochi giorni dopo l'arresto di Vantaggiato. E' il 6 giugno 2012, l'uomo è in cella e, parlando con la moglie, dice: "Devo arrivare al processo mezzo vivo e mezzo morto, voglio diventare come quelli dei lager, voglio uscire di qui... Lentamente mi debbo mettere in una condizione estrema".

Nel giorno della prima udienza il 69enne è in aula, ma per ben tre volte non risponde quando gli chiedono se voglia dare o meno il suo assenso alla riprese televisive. Il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, è convinto che sia solo una tattica per chiedere l'infermità mentale: "L'imputato finge". E le intercettazioni non fanno che sostenere questa ipotesi.