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Studente suicida,la mamma:lo hanno crocefisso
E Napolitano accusa: "Omofobia intollerabile"

Il Capo dello Stato scrive al congresso di Arcigay nel giorno dei funerali del giovane e chiede: "Teniamo alto il livello di guarida per combattere i fenomeni di discriminazione sociale"

Ansa

Preoccupazione "per il persistere di intollerabili atteggiamenti omofobi che ledono i diritti e la dignità della persona e ai quali bisogna opporre un fermo rifiuto": è quanto esprime il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato dal segretario generale, Donato Marra, al congresso di Arcigay. E aggiunge: "E' necessario mantenere alto il livello di guardia perché non si acuiscano fenomeni di discriminazione sociale".

La mamma: "Lo hanno crocefisso, voglio giustizia"
Disperata la madre del ragazzo, che alla fine dei funerali ha detto, con la voce rotta dall'emozione: "Lo hanno crocefisso come Gesù: ora voglio giustizia. Ora la mia forza sono gli amici veri, quelli che lo hanno diffamato li voglio fuori".

Quelli marci oggi sono il marcio del futuro", ha detto ancora la donna accanto alla bara del figlio, più volte in difficoltà e sopraffatta dal dolore. "L'unico colore rosa è quello della sua sensibilità".

"Se fosse stato gay me lo avrebbe detto, senza avere vergogna o pregiudizi - ha aggiunto ancora, tra le lacrime -. Lui lo sapeva, io c'ero sempre per lui. La foto su Facebook in cui appariva truccato era di carnevale ma lo hanno voluto deridere e farne un mostro. Non avrò pace finché non avrò giustizia".

Al funerale i messaggi degli amici
La cerimonia dell'ultimo addio al quindicenne si è svolta nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma, dove il corpo del giovane, in una piccola bara marrone, è stato trasportato attraverso due striscioni che recitano "Il silenzio è il nostro dolore" e "We'll never find someone like you". In chiesa sono accorsi parenti, amici, compagni, coetanei del ragazzo. Uno degli striscioni appesi alla cancellata di ingresso della basilica, quello in inglese, è firmato da amici del giovane.

Il Quirinale: "No alla discriminazione"
La lettera, indirizzata a Marco Coppola, della segreteria nazionale di Arcigay, continua con un invito affinché dall'evento possano nascere iniziative importani per promuovere l'uguaglianza contro la discriminazione: "Il Presidente della Repubblica rivolge il suo augurio di buon lavoro all'Assise, auspicando che da essa possano scaturire elementi utili e significativi per riaffermare la centralità del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea contro ogni discriminazione inerente alla identità sessuale".

"Quell'omofobia che lede i diritti della persona"
Nel messaggio si sottolinea poi che l'inquilino del Quirinale "ha espresso in più occasioni la sua preoccupazione per il persistere di intollerabili atteggiamenti omofobi che ledono i diritti e la dignità della persona e ai quali bisogna opporre un fermo rifiuto. In questo momento di crisi economica, inoltre, che incide fortemente sulla nostra società, è più che mai necessario mantenere alto il livello di guardia perché non si acuiscano fenomeni di discriminazione e di esclusione sociale alimentati da pregiudizio e intolleranza".

Il messaggio conclude infine con l'invito a un impegno aperto e sincero contro ogni forma di omofobia. "E' dunque indispensabile proseguire, come ha più volte sottolineato il Capo dello Stato, in 'un percorso di superamento di timori e rimozioni, nonché di ostacoli alle carriere, un cammino che appare ancora lungo e difficile. Perciò è importante che la battaglia contro l'omofobia e le discriminazioni che ne derivano non sia condotta solo ad opera di meritorie avanguardie, ma divenga un ben più vasto impegno civile".