Sciopero della fame

Sciopero della fame per 50 malati di Sla

La protesta organizzata dal "Comitato 16 novembre" per attirare l'attenzione del governo

22 Ott 2012 - 16:28
 © Ansa

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Cinquanta persone affette da malattie neurodegenerative rare come Sla, distrofia muscolare e sclerosi multipla, hanno iniziato ieri uno sciopero della fame per protestare contro la mancanza di attenzione da parte del governo per la loro condizione di malati gravi che rende necessario essere assistiti 24 ore su 24.

Ad organizzare la protesta il “Comitato 16 novembre” una Onlus che vuole attirare l’attenzione sulla difficile situazione delle famiglie che devono affrontare il dramma di queste patologie. "Il governo ha destinato parte dei 658 milioni della legge sulla Spending Review alla non autosufficienza ma ancora non c'e' un piano per la destinazione delle risorse '' - ha dichiarato Mariangela Lamanna, presidente dell’associazione" - "lo sciopero della fame consiste in una progressiva riduzione degli alimenti. Si tratta di malati gravissimi, quasi tutti tracheotomizzati e allettati, tutti bisognosi di assistenza continua e vigile h24. Un'assistenza costosissima, in quanto ogni malato e' attaccato a dei macchinari, ad esempio respiratori, che devono essere disponili in misura doppia, perche' se uno si ferma l'altro deve essere subito pronto”.

L’associazione, che ha anche una pagina Facebook dove si può trovare l’elenco dei partecipanti alla protesta, ha più volte richiesto dei provvedimenti per l’assistenza per i malati non autosufficienti ai tre ministri competenti in materia, cioè quelli dell’economia, del lavoro e della salute visto che le cure per questo tipo di patologie hanno dei costi altissimi che gravano sulle famiglie dei malati.

 Tra le iniziative del “Comitato 16” il progetto denominato “Restare a casa” volto a fornire assistenza domiciliare ai pazienti mediante la fornitura di tutti i macchinari necessari. Per raggiungere questo obiettivo è stata fatta una richiesta allo Stato di 20 mila euro per ogni famiglia che deve fronteggiare questo tipo di malattie.

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