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Rogo Thyssen, in appello accuse alle vittime
"La loro negligenza ha portato alla tragedia"

Un dirigente condannato in primo grado cambia strategia e indica negli operai morti carbonizzati la vera causa del disastro

Ansa

Clamoroso cambio di strategia da parte di un manager della Thyssen Krupp condannato per il rogo che nel 2007 portò alla morte di 7 operai. Il dirigente ha deciso di accusare in maniera esplicita di negligenza proprio le vittime che quel giorno stavano "discutendo di problemi sindacali ignorando le norme di sicurezza".

Morti bianche, prima condanna per omicidio
Finora sulle responsabilità presunte delle vittime c'erano state da parte dei legali solo allusioni. Il processo d'appello comincerà a novembre. Il processo di primo grado si concluse il 15 aprile 2011 con sei condanne. La più alta, sedici anni e sei mesi di carcere, fu per l'amministratore delegato, Herald Espenhahn: nel suo caso - per la prima volta in Italia in una causa per un incidente sul lavoro - venne contestato l'omicidio volontario con dolo eventuale. Le altre, per omicidio colposo, variarono dai 13 anni e mezzo ai dieci anni e dieci mesi.

Il pool dei pm (Raffaele Guariniello, Francesca Traverso e Laura Longo) spiegò ai giudici della Corte d'Assise di Torino che le misure di sicurezza venivano trascurate perché la multinazionale aveva da tempo deciso di trasferire gli impianti di Torino a Terni.

Cambio di legali e di strategia
Le difese negarono questa impostazione ma, quanto al comportamento degli operai, investiti da una nube di fiamme esplosa durante un incendio che all'inizio sembrava di modesta entità, si limitarono ad adombrare dei dubbi; uno dei dirigenti, però, adesso ha cambiato avvocati e questi ultimi hanno dedicato quattro pagine del ricorso alle loro "ripetute negligenze".

Gli operai ignorarono le misure di sicurezza
Secondo i legali, gli operai erano impegnati in una conversazione su argomenti sindacali, non erano ai posti assegnati e si sono accorti in ritardo che il macchinario cui erano adibiti non stava funzionando in modo corretto. "Solo dopo 10 minuti e 44 secondi, contemporaneamente e del tutto imprudentemente, si sono precipitati nella zona dell'incendio, quando ormai le fiamme erano troppo alte per essere domate" e nessuno di loro "ha attivato le procedure di emergenza".