Il numero uno di Telecom sarebbe stato avvertito da Tavaroli della natura dei dati prelevati con un'operazione di hackeraggio dal computer di un dipendente dell'agenzia investigativa Kroll
© Ansa
La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico di Marco Tronchetti Provera, che risulta accusato di ricettazione nel caso "Kroll", nell'ambito della vicenda dei dossier illegali. Secondo l'accusa, alcuni dati erano stati copiati dal computer di un dipendente dell'agenzia investigativa Kroll, all'epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom. L'operazione di hackeraggio sarebbe stata messa in atto dagli uomini della Security di Telecom.
Depositati gli atti, la Procura ha ora 20 giorni di tempo per formulare l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio del numero uno di Telecom.
Secondo quanto ricostruito dall'accusa, uomini della security di Telecom prelevarano dati dal computer di un dipendente dell'agenzia investigativa Kroll con un'operazione di hackeraggio svolta nel 2004, nel pieno della battaglia per il controllo di Brasil Telecom.
L'allora capo della security dell'azienda, Giuliano Tavaroli, avrebbe avvertito Tronchetti Provera della natura dei file prelevati.
Il presidente Pirelli ha sempre respinto ogni accusa sostenendo di essere stato lui a denunciare i fatti al centro dell'inchiesta, come sottolinea il suo avvocato Roberto Rampioni: "Siamo convinti di poter dimostrare che nessun comportamento illegale è stato posto in essere".
Resta aperto, invece, il fascicolo che vede Tronchetti Provera indagato per corruzione internazionale per i 26 milioni di euro pagati da Telecom nel quinquennio 2002-2006 al mediatore brasiliano Naji Nahas e registrati in contabilità con il nome "conto del Presidente".
Secondo il difensore, tuttavia, si va verso l'archiviazione: "Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini condotte relative alla cosiddetta 'vicenda Telecom' concernenti ipotesi di reato che andavano dall'associazione a delinquere all'hackeraggio nonché alla corruzione internazionale".