I carabinieri hanno sequestrato lo stabilimento per emissioni nocive: "Pericolo scarichi" La società si difende: "Adeguamento alle normative europee già in corso da settimane" Il sindaco del paese: "Cinquecento famiglie coinvolte, potremmo costituirci parte civile"
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I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) hanno sequestrato lo stabilimento Italcementi di Colleferro, in provincia di Roma, per violazione delle norme che regolano le emissioni nocive. Indagato il direttore dell'impianto. Secondo i rilievi dell'Arpa, sui quali si basa il provvedimento del gip, 14 camini utilizzati dal cementificio sui 36 campionati non sarebbero a norma. L'azienda: "Adeguamenti già in corso".
Il gip ha dato dieci giorni di tempo all'azienda per regolamentare le emissioni. Se Italcementi non rispetterà la scadenza verrà ordinato il distacco dell'energia elettrica.
Il gip: "Pericolo scarichi in atmosfera"
Nel mirino degli inquirenti ci sono almeno 14 dei 36 camini dell'impianto di Colleferro dell'Italcementi campionati. Secondo il gip Giuseppe Cairo, risultano "non conformi alle prescrizioni in quanto non dotati di prese di campionamento o sbocco verticale". Dalle indagini emergerebbe inoltre la presenza di altri camini sprovvisti di autorizzazione.
Nel decreto di sequestro preventivo si spiega come "il protrarsi di tale situazione costituisca fonte di pericolo generale per gli scarichi in atmosfera". Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto necessario il sequestro poiché "'vi è il concreto pericolo che la libera disponibilità da parte dell'indagato dello stabilimento possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato connesso o consentire la reiterazione dello stesso o di altri reati".
Italcementi: "Già in corso l'adeguamento alle normative"
Italcementi si difende dopo il sequestro dello stabilimento di Colleferro, in provincia di Roma, per violazione delle norme sulle emissioni nocive: i sigilli sono stati posti a "punti di emissione che non riguardano il principale processo di combustione, ma alcune fasi secondarie dell'attività produttiva. Il provvedimento riguarda l'adeguamento geometrico di alcuni punti di emissione alle normative europee. Adeguamento che è già in corso di realizzazione da alcune settimane e per gran parte dei punti in questione già completato".
Colleferro, il sindaco: "Noi parte civile"
Il sequestro dello stabilimento Italcementi di Colleferro riguarda, tra diopendenti e indotto, circa 500 famiglia. Lo svela il sindaco del paese in provincia di Roma, Mario Cacciotti: "Seppure la produzione non è ferma, questo episodio potrebbe procurare danni a gran parte di loro. Esprimo perciò solidarietà ai lavoratori e chiedo all'azienda di provvedere immediatamente a quanto richiesto per togliere i sigilli e tornare alla normalità". Il primo cittadino attende ora nuove informazioni e poi deciderà quale strada intraprendere: "Se dalle indagini dovesse venire fuori che è stata danneggiata la nostra città non escludo di poterci costituire parte civile".